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Visualizzazione dei post da ottobre, 2007

La Mater Lacrimarum di Dario Argento, halloween, Ognissanti e due novembre

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Tra tradizione e mode culturali T empo buio, tetro, scuro, cupo, è il tempo dei morti, della memoria, della ricordanza ma anche di streghe, esoterismo e di mistero. Il regista Dario Argento, quello dell’horror più forte, non poteva trovare data migliore per presentare il suo ultimo film “La terza madre”. Un’antica urna incatenata ad una bara viene rinvenuta per caso e dissotterrata da alcuni operai lungo la strada che limita il cimitero di Viterbo. L’urna contiene un’antichissima tunica e alcuni oggetti appartenenti a Mater Lacrimarum, la Terza Madre. Unica sopravvissuta delle Tre Madri, le tre potenti streghe che dalla notte dei tempi spargono terrore e morte, Mater Lacrimarum si nasconde da secoli a Roma. Il suo risveglio scatena una serie di eventi misteriosi e terribili: il Male torna ad oscurare la città. Sarah Mandy (Asia Argento), giovane studiosa di restauro e collaboratrice, oltre che compagna, di Michael Pierce, curatore del Museo di Arte Antica di Roma, viene coinvolta nell’

“Sinuosità” di Pietro Fantasia

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C on il patrocinio del Comune di Vibo Valentia, assessorato alla Cultura e dell’Amministrazione Provinciale di Vibo, presso i locali dell’Archivio di Stato di via Palach di Vibo Valentia si terrà una mostra tutta particolare del pittore Pietro Fantasia dal titolo “Sinuosità”. Fantasia, artista di Lagonegro, da anni residente a Vibo, ha al suo attivo numerosi allestimenti espositivi in Italia, a Messina, Bari, Firenze, Lecce, Piacenza e all’estero, in importanti gallerie d’arte e sedi istituzionali con presentazioni e recensioni critiche, tra l’altro, del critico d’arte Franco Luzza e Teodolinda Coltellaro, del preside Giacinto Namia, dei giornalisti Giuseppe Sarlo, Giuseppe Orefice, Domenico Mobilio e Antonio Preta, della scrittrice Francesca Viscone, dei pittori Enotrio Pugliese e Michele Licata, di monsignor Onofrio Brindisi e dello scrittore Sharo Gambino. Quelli che il pittore Pietro Fantasia espone nelle sue tele, in questa mostra dal titolo “Sinuosità”, sul tema dell’erotismo,

Era tutto già scritto

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T utto come al solito, stesso identico copione ripetuto fino alla noia, il tutto in un uno scenario in cui la Giustizia e lo Stato appaiono ormai privi di ogni credibilità. E’ di pochi giorni fa la notizia che la procura di Catanzaro ha avocato l'inchiesta "Why Not" sul finanziamento illecito ai partiti, truffa e abuso d'ufficio. Il procuratore generale facente funzioni, Dolcino Favi, avrebbe tolto a De Magistris la titolarità dell’inchiesta in quanto giudicato “incompatibile” nel procedimento legato alla richiesta di trasferimento cautelare d'ufficio che è stata fatta nei suoi confronti dal ministro della Giustizia Mastella direttamente coinvolto nella stessa inchiesta. Molti non si scandalizzano più di fronte a fatti annunciati come questo e ciò è un segnale preciso ed inconfutabile del degrado morale a cui si è arrivati oggi in Italia. A riguardo, spesso, si sentono accuse rivolte ad una società civile italiana incompiuta o addirittura inesistente. Chi di noi n

Potenzoni festeggia San Francesco di Paola

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A cinquecento anni dalla morte del Santo, oggi (domenica 21 Ottobre) a Potenzoni di Briatico è festa grande dedicata a San Francesco di Paola a cinquecento anni dalla morte del Santo. Per l’occasione una reliquia di un frammento d’osso del Santo è stata portata in chiesa assieme ad un antichissimo crocifisso. Nella preghiera stampata sul retro del santino, distribuito in questi giorni in chiesa, si legge testualmente: “ O grande nostro protettore, S. Francesco di Paola, noi di Potenzoni siamo orgogliosi perché sei voluto venire a restare tra noi dopo il disastroso terremoto che ha distrutto la tua chiesa nel piccolo convento… ” La scultura lignea che raffigura San Francesco di Paola che si venera a Potenzoni di Briatico a guardarla da vicino, così lucida, restaurata da poco, con la figura del santo che indossa degli strani alti zoccoli, sembra quasi non essere antica, invece è, realmente, una interessante e preziosa scultura del XVI secolo, vale a dire scolpita solo pochi anni dopo

Murat, Ciak a Pizzo si gira il re d’autunno

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G iorno 14 ottobre nel castello di Pizzo si è svolto un convegno promosso dall’associazione murattiana , presieduta da Giuseppe Pagnotta, nel giorno della commemorazione della fucilazione di re Gioacchino Murat con successiva messa celebrata presso la chiesa matrice di San Giorgio dove il re è sepolto. Alla presenza del sindaco sono intervenuti autorevoli storici. Ha chiuso gli interventi Achille Concerto, autore del copione che dovrà essere utilizzato per il film “ Gioacchino Murat re d’autunno ”. Concerto è intervenuto anche quale portavoce della produzione “Stile D’Epoca”, dell’architetto Giuseppe Bruzzese e della regista Donatella Baglivo di “Ciak 2000” . Lo stesso, dopo un breve escursus storico su Gioacchino Murat , ha annunciato alla città l’inizio della lavorazione del film. In mattinata, intanto, si era tenuto un incontro programmatico tra la produzione e la troupe della regista Donatella Baglivo ed erano stati ultimati i sopralluoghi per le scene con il direttore d

Preti pretini e pretoni

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S’intitola “Il clero della diocesi di Mileto – 1886/1986 ” ed è una vera e propria storia sociologica del clero della diocesi di Mileto scritta dal di dentro ma senza alcun condizionamento , smascherando all’occasione colpe e riscoprendo, allo stesso tempo, pregi e qualità. Una lettura e una riscrittura effettuata seguendo antichi inediti carteggi, testimonianze documentarie scritte e orali. Storie ordinarie e straordinarie di preti, atti d’amore verso la Chiesa e opere sociali proiettate dalle chiese sul territorio. Sono tanti e improponibili i detti popolari del vibonese sui preti. Detti popolari forti per far capire, senza ombra di dubbio, distanze e preclusioni. Ma quale tipo di visione poteva esserci sul territorio della diocesi di Mileto, quale rapporto tra i fedeli e i preti, al di là del momento liturgico della messa? Lo studio di Don Filippo Ramondino, appena uscito in libreria per la casa editrice Qualecultura diretta da Francesco Tassone, analizza cento anni della millenari