A Nicotera Marina l'incontro di Maria col mare

Un grande sentimento popolare, una forte religiosità che riaffiora e traspare prorompente nel giorno speciale della festa. La processione della madonna Immacolata dell’otto dicembre per le strade della Marina di Nicotera diventa ogni anno un evento che si rinnova nel rito e che attira tantissima gente proveniente da tutta la Calabria.
Un rituale antico, arcaico e marinaro, che vede la madonna solcare le strade del borgo, una processione devozionale che evidenzia successivamente e improvvisamente un luogo soglia, un vero e proprio simbolico confine, in cui la madonna viene consegnata alla comunità dei pescatori. Pescatori secolari, scalzi, rudi, prorompenti, che prendono la madonna in consegna al grido collettivo di “viva Maria, viva Maria” e la portano in mare, in acqua e in processione, portata a spalla, per quell’incontro speciale della Vergine Maria con il mare, con il loro mare di sempre.
Quest’anno a Nicotera Marina il tempo è stato veramente inclemente: acqua da tutti i lati, pioggia e mare che s’incontravano, un mare grigio e marrone, in burrasca, minaccioso, e da sopra il cielo una pioggia battente che ha voluto bagnare tutto e tutti. La gente, i fedeli, i pescatori, con la madonna velata da un grande telone, trasparente e svolazzante al vento, hanno voluto effettuare ancora una volta, come vuole l’antica tradizione, il rito processionale. Lo stesso di sempre anche con i tuoni che si confondevano con i botti, con i lampi che si confondevano con i bagliori dei fuochi d’artificio, con l’acqua del mare che si confondeva con l’acqua piovana.
Franco Vallone

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