L'UFO di Vibo Valentia

Vi ricordate il caso dell’avvistamento Ufo sui cieli di Vibo Valentia. Era il 2004 e un’intera famiglia, che abita nei pressi della fontana Scrimbia, vide nel cielo, sopra il Duomo di San Leoluca, una serie di luci colorate roteare ad altissima velocità. Quella famiglia effettuò alcune concitate riprese video e fotografiche che, ad una successiva lettura, misero in evidenza anche la presenza di un grande disco posizionato al buio. L’avvistamento fu registrato anche da una coppia di professionisti che preferirono rimanere nell’anonimato. Le foto mostrarono anche una traiettoria di volo del grande oggetto volante. A Vibo, da quel momento, arrivarono esperti da tutt’Italia per studiare il fenomeno, poi tutto cadde nell’oblio. A distanza di qualche anno scopriamo che l’Aereonautica Militare si interessò dell’avvistamento di Vibo Valentia ed oggi abbiamo i risultati ufficiali. Il Reparto Generale Sicurezza dell’Aereonautica Militare tra gli avvistamenti O.V.N.I., oggetti volanti non identificati, dell’ottobre 2004 mette al numero 1 con orario “21.00 ore locali” un avvistamento di un oggetto “ovale” di colore “bianco che durante il movimento diventava viola, giallo e arancione”, velocità “discontinua”, direzione moto “Ovest con movimenti zig-zagati in tutte le direzioni”, quota “altissima”, condizioni meteo “sereno” (…).
L’esperto più noto che arrivò a Vibo per studiare il fenomeno si chiama Mauro Panzera. Pugliese, serio funzionario della Pubblica Amministrazione, Consigliere Nazionale del MCU e Coordinatore Regionale per la Puglia del Centro Ufologico Nazionale, Panzera in questi giorni è in edicola con un nuovo libro scritto a più mani con altri esperti dell’Ufologia nazionale. Il volume “Ufo in Italia 1977 – 1980 La grande ondata” è stato scritto da Solas Boncompagni, Franco Mari, Mauro Panzera, Franco Marcucci, Lucio Artori ed Enrico Baccarini, con la prefazione dello studioso di fama internazionale Roberto Pinotti (presidente del Centro Ufologico Nazionale). Il gruppo di studio della S.U.F. ha estratto dal proprio archivio una selezione di ben 272 casi segnalati nel periodo che va dal 1977 al 1980 riportando dati, disegni e fotografie in un volume di 464 pagine dal titolo “Ufo in Italia 1977 – 1980. la grande ondata”, stampato dalla Corrado Tedeschi Editore in Firenze e in vendita presso tutte le edicole. L’esperto Panzera spiega tra l’altro: “Una buona parte degli avvistamenti ufologici è causata da fenomeni naturali non ben individuati o non conosciuti dai testimoni. La rimanente parte della casistica, diciamo un buon 10 %, è costituita da ciò che viene definito “l’osso duro”, in quanto al di fuori da qualsiasi schema interpretativo. La seria disciplina ufologica si occupa in particolar modo di questa percentuale di fenomeni, cercando di acquisire tutti i dati testimoniali, effettuare una trascrizione casistica temporale e classificatrice, cercare di confrontare casi simili e, dove possibile, dare un’ulteriore risposta interpretativa”. La Sezione Ufologica Fiorentina è riuscita a documentarsi su una grande quantità di fenomeni ufologici, avvenuti nel territorio italiano dall’inizio del XX secolo fino ai nostri giorni e contenuti in un vasto archivio costituito da circa undicimila casi. L’andamento della casistica ufologica italiana, dal 1947 ad oggi, mostra alcuni picchi che vengono definiti “ondate”, ossia dei periodi in cui il numero di avvistamenti è notevolmente superiore alla media. Una di queste ondate allunga il suo vertice verso la fine del 1978.. Gli anni presi in considerazione dal volume furono pieni di grandi cambiamenti per il fenomeno ufologico: dalle aperture delle istituzioni, i contatti tra lo Stato Maggiore Italiano dell’Aereonautica ed il CUN (Centro Ufologico Nazionale), fino al tentativo di disciplinare la materia in seno all’ONU. Un capitolo descrive l’evidenza fisica del fenomeno UFO, la quale si manifesta nelle sue diverse caratteristiche, come forma, dimensioni, movimento, effetti sull’ambiente o sui testimoni, e, pur prendendo atto che l’ufologia non è riconducibile a parametri uniformi, fa sì che risulti difficilmente sostenibile una tesi che neghi l’evidenza dei suoi fenomeni. All’interno del volume si prende accuratamente in esame il problema degli Ufo-Solar, sorta di palloni in polietilene inventati negli Anni Settanta al fine di avvicinare i ragazzi ad un esperimento di fisica. Viene poi esaminato il fenomeno abductions, i presunti rapimenti alieni, secondo un’analisi antropologica e descrivendo anche i “retroscena mitologici”, attraverso una sequenza temporale che passa attraverso lo studio della Bibbia, dell’Età Antica, degli incubi e dei succubi del Medio Evo, e dell’Età Moderna, fino alla teoria parafisica dello scienziato ufologo Jacques Vallèe. Nel capitolo della casistica vengono trattati anche alcuni casi “calabresi”, avvistamenti avvenuti a Motta San Giovanni (RC), San Giovanni in Fiore (CS), Catanzaro, Reggio Calabria e sullo Stretto di Messina nel periodo oggetto dello studio, 1977- 1980.

Franco Vallone

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