"Noi dobbiamo crederci" - Il docufilm di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato

Pizzo - Giovedì prossimo, alle ore 21,00, nella sala delle proiezioni del museo della Tonnara di Pizzo Marina, ospite del Circolo del Cinema “Lanterna Magica”, presieduto da Vera Bilotta, un evento filmico che riguarda particolarmente da vicino il territorio vibonese graffiato profondamente dalla natura. La presentazione del film “Noi dobbiamo deciderci”, un film documentario sulla tragica alluvione di Vibo Valentia del 3 luglio 2006. Il film è una produzione di Etnovisioni e della società cooperativa Suttvuess di Roma, con la regia di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato. Nel press book, curato dalla cooperativa romana, c’è una pagina che ci ha particolarmente colpito. Dopo il prologo e le pagine dedicate all’evento e al soggetto vi è quella dedicata al cast del film. Ed ecco personaggi e interpreti nell’ordine: nel ruolo del Presidente del Consiglio, il Presidente del Consiglio Romano Prodi; nel ruolo del Ministro dei Trasporti, il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi; nel ruolo del Sottosegretario agli Interni, il Sottosegretario agli Interni Marco Minniti; nel ruolo del Presidente della Giunta Regionale, il presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero; nel ruolo del Capo della Protezione Civile, il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso; nel ruolo di vicepresidente della Giunta Regionale, il vicepresidente della Giunta Regionale Nicola Adamo; nel ruolo di Responsabile della Protezione Civile, il Responsabile della protezione Civile Bernardo De Bernardinis; nel ruolo dell’assessore regionale all’Ambiente, l’assessore all’ambiente Diego Tommasi; nel ruolo di assessore regionale al Turismo, l’assessore regionale al turismo Beniamino Donnici; nel ruolo del Sindaco, il sindaco Franco Sammarco, nel ruolo del popolo degli alluvionati, il popolo degli alluvionati. Un cast davvero speciale prestato dalla politica, dalla pubblica amministrazione ma anche e principalmente dalla piazza e dalla gente vibonese più spontanea, nel ruolo e in rapporto ad eventi ed accadimenti realmente accaduti . Un gioco di ruoli non solo filmico ma anche reale, della vita di tutti i giorni, tra una finzione cinematografica che non è solo finzione perché documento della realtà ed una realtà dei fatti che è fin troppo reale per essere solo finzione. Una sorta di docufilm che attraverso alcune dichiarazioni degli autori chiarisce, di molto, la loro visione nel vedere quello che è giusto far vedere come registi profondi conoscitori di genti e territorio. Ecco un breve esempio: “dichiariamo che il governo Prodi e gli organi competenti dello Stato Nazionale non hanno soccorso come dovuto le popolazioni colpite dall’alluvione, dichiariamo che l’apparato giornalistico televisivo spettacolare si è reso braccio armato – mediatico della rimozione di questa tragedia dalla coscienza civile nazionale (…)”… la denuncia, almeno nello scritto si preannuncia forte e prorompente, a Pizzo, domani sera, vedremo se la comunicazione filmica delle immagini, dei suoni e delle parole riuscirà a fare il resto.

Franco Vallone

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