Porto Salvo di Vibo Valentia: lettera aperta sulle nomine degli scrutinatori e del presidente di seggio

Lettera aperta
In occasione delle elezioni politiche svoltesi in questi giorni, noi cittadini di ViboValentia, ed in particolar modo, io studente universitaria, ci siamo ritrovati di fronte ad alcune perplessità. Rifacendomi all’Art. 21 della nostra Carta Costituzionale, in tema di libertà di manifestazione del pensiero, vorrei esporre tali titubanze che stanno devastando l’opinione pubblica; per questo motivo, voglia essere la presente non una sorta di protesta o recriminazione ma semplicemente una pubblica delucidazione su questioni che oltre a essere degne di considerazione, sono anche di pubblico interesse.
Vorrei sapere quale sia il metodo utilizzato per la selezione di scrutinatori e\o presidenti di seggio. Premettendo che tutti siamo a conoscenza del fatto che in passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer, mentre ora la chiamata è diretta e quindi non casuale. Nascono a questo punto le prime perplessità: certo è che, non sarebbe cosa gradevole sapere che consiglieri, dall’alto della loro posizione, rispetto ai semplici cittadini, si autoassegnino quote di scrutatori ad personam, introducendo così una sorta di meccanismo basato sul c.d. nepotismo. In sostanza: mi chiedo in base a quali criteri selettivi a Porto Salvo, paese con soli 1000 abitanti circa, non sia stato nominato neppure uno dei suoi abitanti come scrutinatore o presidente di seggio, avendo preferito gente di paesi vicini. Voi politici e qualsiasi altro funzionario della P.A. non fate altro che dire di essere attenti alla situazione dei giovani e di considerare l’incarico elettorale come un modo per avvicinare gli stessi alla politica. Ahimé, anche a questo punto la domanda sorge spontanea: rifacendomi sempre a quei sistemi selettivi, mi domando perché venga preferita gente che ha già un lavoro e che quindi percepisce oltre alle giornate retribuite dallo Stato, il recupero compensativo come indennità per le festività non godute, più un onorario naturalmente in danaro, per la funzione svolta.
Quello che desidero esporre è semplice: fermo restando il diritto del lavoratore alle nomine suddette, i criteri selettivi dovrebbero operare innanzitutto fra i giovani, in special modo fra studenti, ma anche e soprattutto fra disoccupati e persone con basso reddito visto e considerato che a farla da padrone nella nostra società è la disoccupazione.
Spererei che questo messaggio arrivasse al Nostro Egregio Sindaco di Vibo Valentia.
Nel frattempo ringrazio anticipatamente chiunque voglia fare chiarezza sulle questioni esposte.

Distinti saluti, Anna Raffaele

Commenti

  1. Cara Anna non posso che unirmi a te in questa tue "perplessità" dicendoti che quanto da te descritto accade con connotati simili anche nel mio comune di Briatico (attigua al tuo)! A Briatico gli srcutinatori ed i presidenti di seggio generalmente sono dello stesso comune, ma non sono sicuramente tra le persone più bisognose di un aiuto economico. La cosa più tragica è che non sono mai stati scelti casualmente, ma sono da sempre le stesse persone che hanno anche l'arroganza di passarsi la carica da padre in figlio quasi si trattasse di un testimone in una staffetta o di una proprietà di famiglia.
    Coraggio e non smettere d'interrogarti!

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