L'annuale Infiorata di Potenzoni - Quando il paese si veste di fiori

Potenzoni di Briatico - È proprio vero, se capitate di passare da Potenzoni proprio il giorno dell'infiorata vi sembrerà di vivere, per un attimo, in un vero e proprio mondo fiabesco! Milioni di petali di fiori si sciolgono, diventano tavolozze di tutti i colori che si animano attraverso le mani della gente e si reinventano in qualcosa di diverso, di effimero ed eterno al tempo stesso. Per tutta la comunità, per la gente di Potenzoni di Briatico, l'annuale evento dell'Infiorata rappresenta, infatti, un'occasione, tra le più importanti dell'anno, attraverso la quale manifestare un sentimento profondo al Santissimo, ma anche un amore particolare e l'attaccamento alle proprie radici e tradizioni religiose, alla propria identità. L'idea è molto antica ed è quella di decorare le strade, che poi in realtà sono i vicoli del paese, con i petali colorati dei fiori.
Anticamente, infatti, in tutta la zona del vibonese, era abitudine e uso comune abbellire le strade utilizzate per il passaggio della processione religiosa del giovedì del Corpus Domini, ed anche la domenica successiva, con una vera e propria pioggia di petali che venivano lanciati dai balconi sulle strade al passaggio del Santissimo. Sulle ringhiere degli stessi balconi venivano "esposte", per quella speciale occasione, bellissime coperte damascate e le sete più belle. Successivamente, circa quindici anni fa, la comunità del paese ha iniziato a decorare le strade con disegni e forme semplici, cornici, fiori o stemmi, usando materiali naturali come foglie o grossi petali, per arrivare fino ai risultati di oggi. Ed oggi, anno Domini 2008, a Potenzoni si può dire di aver raggiunto la quasi perfezione, la vicinanza qualitativa di Noto e Genzano è sotto gli occhi di tutti, anche se Padre Lorenzo Di Bruno, ispiratore e iniziatore dell'infiorata, pensa che c'è ancora tanto da lavorare per arrivare a quei livelli. I bellissimi tappeti di Potenzoni sono allestiti con materiali floreali molto raffinati e si tessono in morbidi e vellutati disegni, splendenti dei più vivi colori che solo la natura sa offrire. Sono per lo più greche sofisticate di intrecci e giochi cinetici, bellissime icone sacre, segni arcaici precristiani, simboli religiosi, crocefissi, madonne bellissime. "In origine quest'usanza doveva essere un antichissimo rito della comunità legato al passaggio stagionale, alla primavera, che il filo ancestrale della tradizione aveva perpetuato in una festa religiosa tra le più suggestive. Ora quel rituale, mai sradicato dalla memoria collettiva, sopravvive nell'Infiorata del Corpus Domini, che conserva straordinariamente intatto tutto il fascino magico - religioso dell'antichità". Ed è un'autentica festa di popolo, carica di socialità e di quei sentimenti sanguigni ed insieme delicati, che connotano la nostra gente del Sud. Sono speciali accadimenti senza tempo, cerimoniali che sono "memoria superstite" di quella "cultura rionale" che altrove tende a disgregarsi . Come in una saga medioevale, i quattro rioni paesani di Potenzoni, creati per l'occasione, Glicine, Torre, Chiesa e Agave, si affrontano in tenzone combattuta fino all'ultimo petalo colorato. Da tre quattro giorni praticamente tutti gli abitanti di Potenzoni girano per le campagne vicine per raccogliere fiori, petali e foglie. Una raccolta colorata che ci ricorda tanto l'antica cultura di Proserpina, e di quando andava a raccogliere petali e fiori nelle campagne vicino al nostro mare. Così ceste stracolme di profumi, di colori, di fiori si accumulano, si riempiono sacchi di petali, si dividono per colore, si bagnano continuamente per mantenerne la freschezza, si costruiscono personali tavolozze colorate da usare per la propria strada di fiori. Gialla ginestra, rose rosse, gialle, bianche, rosa e di mille tonalità, margherite, garofani, papaveri, fiori di cardo viola, e tantissimi altri fiori selvatici, spontanei e coltivati.
Poi entrano in gioco gli ideatori, i giovani disegnatori, i realizzatori, gli esecutori posatori, quelli che completano e quelli che bagnano i lavori. E le strade del piccolo paese con 250 anime si animano, festose, dei soggetti ideati da giorni.. E le pitture floreali prendono forma, dipinte dal sentimento collettivo. Devozione e competizione, momento di spiritualità cristiana ma anche momento di esaltazione personale, sfida e fratellanza, umiltà ma anche orgoglio. In questo coacervo di "passioni", espressione tipica di vitalità popolare, sta forse tutto il segreto di quest'arte paesana così insolita e che lascia stupefatti per la bellezza, la delicatezza, l'armonia e la perfezione delle tematiche religiose rappresentate. Da sedici anni a questa parte, anno dopo anno, i disegni composti per le strade del paese sono sempre diversi e Potenzoni di Briatico, ancora una volta, si "veste" di fiori.
Franco Vallone

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