A Briatico l’antica processione della Madonna del Carmine

Briatico, paese di mare, e l'eterna devozione a Maria Santissima del Monte Carmelo. Un binomio dalle radici profonde e dall'identità più antica. Infatti, da sempre, il 15 e 16 di luglio di ogni anno il mare antistante Briatico diviene cuore e scenario naturale della processione sull'acqua della Madonna del Carmine. I festeggiamenti di Maria SS.ma del Monte Carmelo sono da sempre una "priorità" della parte del paese abitata dai pescatori e, non a caso, la bella chiesa della Madonna, intitolata "del Carmine" si trova proprio al centro del loro quartiere, tra Via Carmine e l'antico rione Baraccone costruito subito dopo il febbraio del 1783. La statua della Madonna, allestita con fiori e ghirlande colorate, è portata in processione per tutte le strade, i vicoli e le piazze del paese. Quest'anno il mare non ha permesso la processione con le barche. Le condizioni del mare erano davvero proibitive e il lungo itinerario è stato simbolicamente solcato sulla costa. Un itinerario inventato e reinventato da generazioni e generazioni di pescatori che in questo modo ringraziano, ripercorrono difficoltà superate, testimoniano la loro religiosità e la loro fede. Il percorso che si delinea sul mare prevedeva il passaggio del festoso corteo, con a capo la grande barca infiorata con la Madonna e un seguito infinito di barche e motoscafi, paranze e gozzi e gommoni. Il mare di Briatico è segnato da eventi forti che hanno caratterizzato per sempre l'acqua. In questo giorno particolare di mezzaestate, i pescatori di Briatico con la loro Madonna, i padri scalabriniani e tutti i briaticoti e briaticesi che vogliono accompagnare fisicamente o con lo sguardo la Madonna del Carmine, puntano simbolicamente la prua delle loro barche verso Safò e lasciano cadere un fascio di fiori sul luogo dove alcuni anni fa si annegò un loro amico pescatore, poi su un posto dove tanti metri sotto l'acqua, nel blu più buio, si trova il relitto di un vapore dell'ultima guerra mondiale bombardato con tutto il suo carico di umanità. Infine il lungo corteo di barche si reca annualmente a Sant'Irene ed anche qui si passa su di un luogo segnato da alcuni annegamenti di sub, rimasti incastrati sotto delle rocce durante la caccia alle cernie. Ma la processione a mare della madonna del Carmine oltre a commemorare questi luoghi tristemente noti vuole essere, ogni anno, prima di tutto festa, ringraziamento e speranza da parte dei pescatori che vivono di mare, per il mare e sul mare. Tante le belle manifestazioni collaterali, il concerto della banda musicale di Limbadi, la coppia di giganti professionali, il concerto di Daniela Greco e la sua band, l'interessante mostra di pittura su vetro di Simona Riga, gli incanti dal palco curati da Antonio Russo e i colorati fuochi d'artificio finali per riportare il tutto alla normalità del quotidiano vivere.

Franco Vallone

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