Mandaradoni e i fatti tragici del 16 dicembre - Consegnata una targa all'eroico autista dello scuolabus, Giuseppe Mazzitelli

BRIATICO - Una lettera della Comunità della frazione Mandaradoni era pervenuta, da qualche giorno, al sindaco, Andrea Niglia e a tutto il Consiglio Comunale di Briatico. La missiva sottolineava quanto "sia duro ritornare sui tragici avvenimenti che tanto lutto e disperazione hanno portato nelle famiglie della nostra piccola comunità. Ma, prosegue la lettera, grande è l'affetto che nutriamo nei confronti del nostro concittadino Giuseppe Mazzitelli, scampato miracolosamente alla strage di quel funesto 16 dicembre del 2008". La comunità, che firma la lettera, riteneva doveroso chiedere un "giusto riconoscimento pubblico all'atto eroico compiuto per portare in salvo i cinque alunni innocenti che a bordo dello scuolabus ritornavano a casa dalla scuola". Segue poi una breve sintesi degli accadimenti che ricordano la cronaca di quelle tragiche ore: "era il 16 dicembre, intorno alle 12.50. alla guida dello scuolabus, il signor Mazzitelli stava entrando nel centro abitato, percorrendo corso Garibaldi, quando ha visto il corpo esanime di Vincenzo Rizzo riverso per terra. Per quell'orrenda visione, i bambini atterriti si sono messi a gridare ma il signor Mazzitelli ha cercato subito di tranquillizzarli, dicendo loro che era solo caduto. In realtà egli intuì immediatamente cosa fosse successo, e guardingo proseguì verso il centro del paese. Improvvisamente, all'altezza di una semicurva, ha visto la mano armata di fucile dell'omicida che camminava dall'altra parte della strada. Con freddezza ed autocontrollo ha continuato a guidare il bus, senza però mai distogliere lo sguardo dal fucile. Quando ha visto le canne di quell'arma sollevarsi e minacciare la sua vita e quella dei suoi passeggeri, il signor Mazzitelli capì subito le intenzioni dell'omicida e, in un lampo, si piegava di lato, gridava ai bambini terrorizzati di coricarsi sul pavimento dello scuolabus e, tenendo ben saldo il volante, accelerava e continuava la sua corsa, mentre dalle bocche di quel fucile, che poco prima aveva succhiato la vita del povero Rizzo, partiva una rosa di piombo ed una grandine di pallini investiva il pulmino e mandava in frantumi i vetri dello stesso i cui frammenti procuravano numerose ferite al volto del Mazzitelli. Nonostante le sofferenze, resosi conto che l'omicida non proseguiva più nella sua folle azione, dopo un centinaio di metri, il signor Giuseppe arrestava il bus, faceva scendere i bambini miracolosamente illesi, portandoli al sicuro nelle abitazioni vicine. Dopodichè, ha prontamente telefonato al 113, al 112 ed al centralino del Comune informando le autorità di quanto stava accadendo". La lettera della comunità di Mandaradoni prosegue rimarcando il fatto che "dalla testimonianza di alcuni cittadini si evince che Giuseppe Mazzitelli si è preoccupato principalmente dell'incolumità dei bambini che erano a bordo del pulmino. Il suo pensiero principale è stato soprattutto quello di salvare le loro vite e restituire ai genitori il loro figli sani e salvi. Un atto così ricco d'umanità, di solidarietà, d'altruismo, d'abnegazione e di coraggio con grande eco sociale, culturale ed istituzionale non può che definirsi eroismo. Ecco perché riteniamo, conclude la nota, che questa persona ha dato all'intera comunità di Briatico una lezione indimenticabile ed esemplare che va al di là del compimento del proprio dovere (…)." La lettera della comunità di Mandaradoni si conclude poi con i ringraziamenti alle forze dell'ordine, alle istituzioni e agli uomini della Chiesa e con una richiesta di un giusto accoglimento. Richiesta la cui risposta è arrivata e si è concretizzata ieri sera con un commovente incontro in Consiglio Comunale svoltasi all'interno della sala consiliare del Municipio di Briatico. Nel corso dell'incontro sono stati consegnati alle due vedove, Rizzo e Grasso, dei mazzi di fiori, una targa è stata consegnata dal sindaco Niglia all'autista del pulmino, Giuseppe Mazzitelli, a cui sono andati anche una pergamena, consegnata dal sindaco baby e dei fiori consegnati dal vice sindaco baby. Infine regali a ricordo della cerimonia anche per i cinque bambini presenti sullo scuolabus quel triste tragico giorno di dicembre.
Franco Vallone

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