Marinella Gambino racconta suo padre, il grande scrittore Sharo

Organizzato dal Comitato di Vibo Valentia della Società Dante Alighieri, presieduto dalla professoressa Maria Liguori Baratteri, si svolgerà questa sera (Mercoledì 4 Marzo), alle ore 17.30 presso il Convitto Filangieri, un incontro dal titolo: "Sharo Gambino: mio padre". La comunicazione, curata dalla figlia dello scrittore, Marinella Gambino, per i "Mercoledì della Dante Alighieri". Il grande scrittore Sharo Gambino era nato a Vazzano il 7 gennaio 1925 ed è morto, a 83 anni, a Lamezia Terme il 25 aprile dello scorso anno. Gambino è vissuto sempre a Serra San Bruno dove ha iniziato la sua brillante carriera letteraria pubblicando, a fumetti, il racconto Tragico destino. Sin dall'inizio un grande successo di pubblico e di critica nel raccontare la "sua" Calabria e il suo sguardo sulla società calabrese, si parte con Sole nero a Malifà, il suo primo romanzo, segue La mafia in Calabria, primo saggio sull'argomento in Italia e poi, ancora, Mafia la lunga notte della Calabria e 'Ndranghita dossier. Il Gambino giornalista scrive per tante testate importanti, Messaggero, Tempo, Gazzetta del Sud, Corriere Calabrese, Quaderni Calabresi, Giornale di Calabria ed altri quotidiani e periodici. Nel 1988 la Gazzetta del Sud ha pubblicato, in diciotto puntate, il suo romanzo giallo Concerto in Re Maggiore. Gambino ha pubblicato tra l'altro un'importante Antologia della letteratura calabrese e le antologie di poesia popolare Guvernu puorcu, latru e camurrista, Natali 'i 'na vota, Venerdì e Domenica. Dei romanzi, oltre quelli già citati, ricordiamo: Fischia il sasso, In nome del re schiavo, Plot, L'ombra sua torna e, tra i volumi di racconti: Il sesso dei gatti, L'ospite, All'ombra di Trentinella, La ragazza del fiume. Gambino è autore anche di alcuni testi teatrali: Calabria canta e piange e Strenna calabrese. Sharo Gambino ha collaborato con la Rai, con la sede regionale della Calabria, con il giornale radio, ha avuto la possibilità di intervenire con appuntamenti fissi e con una rubrica che si titolava proprio "Firmato Sharo Gambino". Da più di sessant'anni a questa parte il nome di Gambino è stato legato sempre alle più importanti iniziative culturali con scoop giornalistici e racconti bellissimi. Ricordiamo la notizia-intervista che stuzzicò anche il giornalista Enzo Biagi per la presenza, all'interno della Certosa di Serra San Bruno, di padre Antonio, un soldato tornato dalla guerra di Corea con le immagini della distruzione nucleare negli occhi e nel cuore, per scelta intima certosino; la scoperta, in una biblioteca di Firenze, di una lettera del Boccaccio datata 1372 e indirizzata al priore di Santo Stefano del Bosco e la scoperta di alcuni affreschi (forse di Renoir) in una chiesa di Capistrano. Oggi, in fase di pubblicazione é Calabria erotica, uno studio antropologico e sociale tra poesia popolare ed eros.

Franco Vallone

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