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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

Rino Gaetano: grande perchè anti-divo

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A più di un quarto di secolo dalla sua morte le sue canzoni ancora attuali I suoi testi sono ancora oggi pillole di saggezza che accompagnano molti giovani nei sentieri tortuosi dell'esistenza. Entrato prepotentemente nel cuore di tanta gente, forse per quel modo originale di rapportarsi alla vita, di Rino Gaetano resta comunque il rammarico di una fine tremenda. La primavera del 1981, si è trasformata in un gelido inverno sulla quella via Nomentana, in Roma, dove il cantautore calabrese risiedeva ormai da tempo. Nato a Crotone nel '50 egli si trasferisce a Roma all'età di 10 anni. Nella capitale i suoi primi approcci con la musica, impara a suonare la chitarra e scrive le sue prime canzoni. Si trova però di fronte allo scetticismo del mondo musicale per la sua maniera singolare di proporre le sue composizioni, poco in linea con la tendenza seriosa e di stile "impegnato" degli anni '70. Viene comunque notato e ingaggiato da alcuni personaggi dello spettacolo

Briatico saluta Padre Maffeo Pretto

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N on potevamo proprio lasciare che Padre Maffeo, sacerdote scalabriniano, studioso e parte integrante della comunità di Briatico andasse via in assoluto silenzio. Non potevamo dopo che i suoi studi hanno riportato alla luce la nostra storia ricucita punto per punto attraverso la ricerca assidua e continua che lo ha visto lavorare dentro e fuori le sue stanze. Gli Scalabriniani dopo quasi trent'anni di storia lasciano la comunità di Briatico e l'ultimo a lasciare la comunità e proprio Padre Maffeo Pretto. Allora altro non abbiamo potuto fare che voler dire almeno a lui, Padre Maffeo Pretto, Grazie. Un grazie che giunge forse con un ritardo imperdonabile ma detto davvero di cuore. IL rammarico forse di aver lasciato questo nostro prete studioso troppo spesso da solo con i suoi studi e i suoi più di 16000 libri, mentre nella sua saggezza ricomponeva la nostra storia, narrando delle nostre origini su importanti libri e dando luce ad un passato spesse volte incerto. Ma forse non è

Briatico "perde" la preziosa biblioteca del Centro Scalabrini con i suoi 16.000 volumi

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O ramai è più che confermato, la biblioteca del Centro Studi Scalabrini per le Migrazioni Meridionali dopo vent'anni lascia Briatico per altra destinazione. I quasi sedicimila volumi sono stati impacchettati per essere trasferiti a San Nicola da Crissa, presso la struttura che a breve ospiterà il Centro Studi voluto dall'antropologo sannicolese Vito Teti, docente dell'Unical. Briatico perde anche questa grande risorsa culturale "ma, - per come comunicato dallo stesso Padre Maffeo Pretto, fondatore e curatore della biblioteca, - dal Comune di Briatico non si è evidenziato nessun interesse a far rimanere la struttura culturale in paese. Soltanto tre giorni fa è arrivato in biblioteca l'assessore comunale alla cultura, ma ormai i volumi stavano per essere imballati negli scatoloni... e le trattative con il Comune e l'Associazione Crissa di San Nicola da Crissa erano state già concluse. La biblioteca è uno strumento di ricerca, in assenza dell'elemento ricerca

Chi tocca la sanità muore

S ette morti solo nel mese di agosto: in Calabria la presunta malasanità uccide più della 'ndrangheta. Il ministro Sacconi ha inviato i suoi ispettori, mentre la Commissione parlamentare ha convocato il governatore Loiero. Che entro metà settembre dovrà dimostrare di avere i conti in ordine per evitare il commissariamento. "Ma il problema della sanità calabrese non è economico, quanto di organizzazione", spiega a 'L'espresso' Doris Lo Moro: "Qui aumenta il debito sanitario ma non cresce la qualità dei servizi e quel che è peggio si continua a morire di sanità". Deputato del Pd, magistrato in aspettativa, in politica dal '93, quando divenne sindaco di Lamezia Terme dopo lo scioglimento del comune per mafia, la Lo Moro è stata assessore nei primi due anni della giunta Loiero: un compito delicatissimo, specie dopo l'omicidio Fortugno: "L'ho vissuto sulla mia pelle, io stessa sono stata a lungo un bersaglio: ho capito che per gli interes

Napitia

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A tutti coloro che amano leggere consigliamo “ Napitia - La storia vera. Libro I, Edizione d'autore, Pizzo, maggio 2003, p.319” e “Napitia - Cose nascoste, cose deviate. Libro II, Edizione d'autore, Pizzo, luglio 2008)” di Luigi G. Durante. La storia della Calabria, verità, eventi e fatti con particolare attenzione alla città di Pizzo, le abitudini del suo popolo, personaggi illustri quali Gioacchino Murat e altri dimenticati, narrati dall’autore con sguardo alternativo. Luigi Durante non accetta passivamente ciò che è riconosciuto come storia ufficiale. Si sofferma a lungo tra documenti ufficiali e carte private, testi sepolti sotto la polvere delle chiese e dei palazzi. Svela sorprendenti caratteristiche finora taciute, alterate o falsate. Citando l’autore «La mia “ storia ” non è certo originale o unica, ma è “ vera ”…». Luigi G. Durante si classifica con i suoi due libri al 1° posto della X edizione del “Premio Letterario Internazionale Europa” di Lugano in Svizzera,

Progetto Azzurro dell'Associazione "Francesco Pugliesi" ONLUS

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A nche quest'anno l'Associazione "Francesco Pugliesi" Onlus di Favelloni ha realizzato il Progetto Azzurro a favore di anziani e diversamente abili. Dal 20 al 30 agosto i volontari della Onlus favellonese hanno accompagnato sulla spiaggia di Briatico i 43, tra anziani e disabili, a trascorrere giornate liete e all'insegna del divertimento. Per il secondo anno consecutivo l'associazione si è ricordata dei sofferenti. I 40 volontari che hanno voluto trascorre le loro giornate sotto l'ombrellone e in acqua regalando un sorriso a chi soffre, sono oggi pienamente soddisfatti dell'iniziativa. Per come ha riferito lo stesso presidente dell'associazione, Filippo Pugliesi, "rispetto al primo anno il Progetto è notevolmente cresciuto sia nei numeri e sia nella qualità del servizio; questo progetto si sta imponendo all'attenzione di tutto il territorio, tant'è che quest'anno sono stati ospiti, alcuni utenti della Casa di Riposo dell'Asl

Imineo a Venezia

A ll'inizio, quando il regista Valerio Jalongo venne in avanscoperta a Pizzo, ospite di Vera Bilotta e del Circolo Lanterna Magica, il film si doveva chiamare semplicemente "Film Bianco", oggi, a distanza di un anno e più, il nuovo lavoro di Jalongo è già uscito e verrà proiettato al Festival del Cinema di Venezia. Film Bianco durante le riprese ha cambiato nome, proprio durante una delle fasi della lavorazione del film in Calabria, il nuovo titolo "Di me cosa ne sai" è stato suggerito, o meglio ispirato, casualmente e per strada, dal cinematografaro Giuseppe Imineo di Filogaso. Ora quel film è pronto per concorrere a pieno titolo a Venezia ed è stato presentato in concorso alla quinta edizione delle Giornate degli autori (Venice Days), all'interno della stessa Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2009. "Di me cosa ne sai" è un film docu-drama, una sorta di interessante documentario che indaga e racconta dello stato del cinema in Italia. Un

1924-2009, gli ottantacinque anni di Natuzza, la Santa vivente, mistica di Paravati

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S ecolo scorso, che poi è il nostro '900, era il lontano ventitrè agosto del millenovecentoventiquattro… un giorno nella storia degli uomini, una data come tante che si è caricata nel tempo di un grande simbolismo cristiano. È una semplice data di nascita ma è anche la straordinaria data dell'inizio dell'essere di Natuzza Evolo, conosciuta oramai in tutto il mondo come la mistica di Paravati. Nel piccolo paese, frazione di Mileto, in quel tempo c'erano davvero poche povere case basse, con le ceramide rosse, che si stringevano in fila attorno alla chiesa ed altre che si inseguivano lungo la strada principale, polverosa e stretta, che da Vibo Valentia portava e porta ancora oggi a Reggio Calabria. Allora, in una di queste povere case, nasceva Natuzza, ed oggi, 23 agosto 2009, compie 85 anni. Qualche giorno fa, quasi ottantacinque anni dopo quell'antico 23 agosto, eravamo nel giardino della sede della Fondazione voluta da Natuzza. Dalla balconata affaccio, sotto uno st