Briatico "perde" la preziosa biblioteca del Centro Scalabrini con i suoi 16.000 volumi

Oramai è più che confermato, la biblioteca del Centro Studi Scalabrini per le Migrazioni Meridionali dopo vent'anni lascia Briatico per altra destinazione. I quasi sedicimila volumi sono stati impacchettati per essere trasferiti a San Nicola da Crissa, presso la struttura che a breve ospiterà il Centro Studi voluto dall'antropologo sannicolese Vito Teti, docente dell'Unical. Briatico perde anche questa grande risorsa culturale "ma, - per come comunicato dallo stesso Padre Maffeo Pretto, fondatore e curatore della biblioteca, - dal Comune di Briatico non si è evidenziato nessun interesse a far rimanere la struttura culturale in paese. Soltanto tre giorni fa è arrivato in biblioteca l'assessore comunale alla cultura, ma ormai i volumi stavano per essere imballati negli scatoloni... e le trattative con il Comune e l'Associazione Crissa di San Nicola da Crissa erano state già concluse. La biblioteca è uno strumento di ricerca, in assenza dell'elemento ricerca o di un gruppo di ricerca la biblioteca rimane solo uno sterile deposito di libri" in queste parole, sempre a firma di P. Maffeo Pretto, si racchiude il significato più vero e profondo di intendere il termine "biblioteca". Una biblioteca nata a Simbario con un fondo originario di poco più di trecento volumi, poi, successivamente, per tre anni a Favelloni di Cessaniti, dove la biblioteca inizia a prendere forma con ben 5000 volumi catalogati e dopo, stabilmente, a Briatico, dove si raggiungono i 16000 volumi presenti, ben allineati in ordine di tematica, tra gli scaffali. Padre Maffeo Pretto ci racconta dei tanti ragazzi di tutto il comprensorio che negli anni si sono formati su quelle pagine, dei tanti studiosi, di chi doveva affrontare la stesura di una tesi o semplicemente di una ricerca più approfondita, dei sacrifici economici ma anche dei piccoli grandi aiuti. Dell'Anap Calabria di Briatico che, sensibile alla cultura, per qualche tempo aveva pagato l'affitto delle casette che ospitavano la biblioteca presso Piazza Marconi. Poi i libri diventano tanti,c'è la frenetica ricerca di spazi più ampi. Si riesce così a trovare una struttura, posta proprio di rimpetto al palazzo municipale, con Callipo, il proprietario, che concede la grande casa, simbolicamente per soli 300 mila lire l'anno. Ma alla morte del proprietario, ricorda ancora P. Maffeo, le cose cambiarono, gli eredi pretesero 300 euro al mese fino ad arrivare alla recente richiesta, raddoppiata, di 600 euro al mese. A chi chiede come mai la biblioteca non viene ospitata nell'oratorio, padre Maffeo risponde ricordando loro che la biblioteca non è proprietà della Parrocchia ma è una vera e propria parte dello CSER, il Centro Studi Emigrazione di Roma. Come si ricorderà gli Scalabriniani sono arrivati in Calabria negli anni sessanta per comprendere il mondo calabrese, cioè la storia, la cultura e la religiosità popolare; in tutte le parti del mondo nelle quali svolgono la loro assistenza agli emigrati gli scalabriniani hanno incontrato forti gruppi di calabresi fra i più uniti ed attivi anche in campo religioso, da qui l'esigenza e l'urgenza di un incontro con le realtà della Calabria. C'è da sottolineare che la Biblioteca di Briatico vantava tra l'altro la "presenza", nel suo interno, di ben 3000 volumi sul mondo calabrese, 3000 volumi di antropologia culturale, 2500 volumi sulla religiosità popolare, 2000 di storia oltre che varie enciclopedie, riviste e libri di letteratura, teologia e filosofia.
Franco Vallone

Commenti

  1. Questa è l'ennesima dimostrazione di quanto la Calabria, i suoi figli, le sue istituzioni e le sue strutture ecclesiastiche siano assolutamente indifferenti di fronte al disfacimento di uno dei pochissimi strumenti ancora esistenti nella lotta alla deriva del Mezzogiorno. Se c'era una speranza, da oggi sarà ancora più flebile.
    In questo momento non posso che augurare a Padre Maffeo giorni più felici, anche se lontani da quella che sperava fosse la sua ultima destinazione come missionario.
    Caro Amico e Padre se anche oggi ti sembra di aver subito una sconfitta e di veder allontanarsi lo scopo della tua vita, io ti voglio dire che non hai perso noi, i tuoi figli, tutti quelli che hai aiutato in questi anni calabresi tracciando un sentiero verso la verità ed ergendoti come un faro in mezzo alla notte più buia.
    Noi continueremo a guardare nella tua direzione qualunque sia la tua nuova casa!

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  2. La notizia è triste, non tanto per la fine della fruizione (immagino che anche a S. Nicola da Crissa quei preziosi testi saranno sempre consultabili) della biblioteca ma per la lenta ed inesorabile "desertificazione" culturale delle zone costiere, condannate alla balneazione etica!

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