Imineo a Venezia

All'inizio, quando il regista Valerio Jalongo venne in avanscoperta a Pizzo, ospite di Vera Bilotta e del Circolo Lanterna Magica, il film si doveva chiamare semplicemente "Film Bianco", oggi, a distanza di un anno e più, il nuovo lavoro di Jalongo è già uscito e verrà proiettato al Festival del Cinema di Venezia. Film Bianco durante le riprese ha cambiato nome, proprio durante una delle fasi della lavorazione del film in Calabria, il nuovo titolo "Di me cosa ne sai" è stato suggerito, o meglio ispirato, casualmente e per strada, dal cinematografaro Giuseppe Imineo di Filogaso. Ora quel film è pronto per concorrere a pieno titolo a Venezia ed è stato presentato in concorso alla quinta edizione delle Giornate degli autori (Venice Days), all'interno della stessa Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2009. "Di me cosa ne sai" è un film docu-drama, una sorta di interessante documentario che indaga e racconta dello stato del cinema in Italia. Un vero e proprio un guardarsi allo specchio, o meglio allo schermo, dello stesso cinema. Fino agli anni Settanta il cinema italiano dominava la scena internazionale, arrivando perfino a fare concorrenza ad Hollywood e a tutta la cinematografia americana. Poi, nel volgere di pochi anni, il rapido declino, la fuga dei nostri maggiori produttori, la crisi dei grandi registi-autori, il crollo della produzione. Ma quali sono le vere cause e le circostanze di questo declino? Nel cercare di dare una risposta a questa domanda, "Di Me Cosa Ne Sai" tenta di raccontare questa grande mutazione culturale. Iniziato come un'amorosa indagine sul cinema italiano, "Di me cosa ne sai" diventa così un docu-drama che alterna testimonianze dei protagonisti di allora a frammenti della vita culturale e politica degli ultimi trent'anni: un vero e proprio diario di bordo di un affascinante viaggio che racconta l'Italia da nord a sud, attraverso sale cinematografiche e ragazzini teledipendenti, Berlusconi e Fellini, centri commerciali e direttori di telegiornale, storie di esercenti appassionati e registi che lottano per i propri film, testimonianze di proiezionisti girovaghi e di grandi registi europei… Nel film "Di me cosa ne sai" di Jalongo molte scene sono state girate in Calabria, a Palmi e Bagnara, ed in particolare nella provincia di Vibo Valentia, a Papaglionti di Zungri, a Serra San Bruno, Filogaso, San Nicola da Crissa, Tropea, Vibo Marina, ma anche a Briatico e Francavilla Angitola dove nei pressi di un'antica chiesa del rione Pendino è stato allestito, proprio grazie a Imineo, un cinema all'aperto con macchina di proiezione a carboni e schermo con il lenzuolo al vento. Questa sera nella città lagunare, alle ore 17.00, il film verrà presentato al Festival del Cinema più importante d'Italia e, per questa irripetibile occasione, a Venezia, ospite di Valerio Jalongo, ci sarà anche Giuseppe Imineo di Filogaso, definito oggi l'ultimo cinematografaro della Calabria. Imineo durante le riprese ha accompagnato il regista per paesi e contrade di tutta la provincia di Vibo Valentia per raccontare, davanti alle videocamere, la sua affascinante avventura con il cinema durata quasi sessant'anni. C'è da precisare che nel film di Valerio Jalongo compaiono tra l'altro, oltre a Giuseppe Imineo, anche Giulio Andreotti, Mario Monicelli, Silvio Berlusconi, Wim Wenders, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Vittorio De Seta, Maurizio Nichetti, Vincenzo Mollica, Carlo Verdone, Francesca Comencini, Michele Placido, Clemente Mimun e tanti altri operatori dello spettacolo e del mondo del cinema.
Franco Vallone

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