La scomparsa di Nicola Teti, grande “editore comunista milanese” di Polia

Si sono svolti Venerdì 12 Febbraio presso il cimitero di Lambrate, i funerali di Nicola Teti morto improvvisamente mercoledì scorso nella sua casa di Milano all'eta' di 80 anni. Nato il 9 marzo 1929 a Polia, in provincia di Vibo Valentia, Nicola Teti è stato un vulcanico editore comunista, particolarmente orgoglioso di aver dato vita alla monumentale opera in venticinque volumi di taglio marxista e materialista ''La Storia della Societa' italiana'', che negli anni Ottanta si avvalse della migliore storiografia di quegli anni (l'opera fu diretta da Giovanni Cherubini, Franco Della Peruta, Ettore Lepore, Giorgio Mori, Mario Mazza, Giuliano Procacci, Rosario Villari).
Dal lontano 1964, anno della morte di Palmiro Togliatti, Teti era l'editore del famosissimo ''Il Calendario del Popolo'', il periodico di storia e cultura della politica nato nel 1945 ed inizialmente edito dalla sezione propaganda del Partito Comunista Italiano. Presente in tutte le case del popolo italiane e diffuso soprattutto tra i tesserati comunisti, ''Il Calendario del Popolo'' toccò una tiratura molto alta con punte, per alcuni numeri e negli anni Cinquanta, anche di centomila copie e contribuendo alla formazione culturale e politica di milioni di militanti comunisti. Nelle prossime settimane uscirà proprio il numero 750 del ''Calendario'' preparato, come di consueto, direttamente dallo stesso Nicola Teti che, ricordiamo, è stato, nel campo dell’editoria di sinistra, un vero innovatore con idee sempre inedite, originali e proiettate nel futuro. Teti, l'editore milanese di Polia, passerà alla storia dell’editoria italiana anche per la pubblicazione e la divulgazione in Italia dei dieci volumi della “Storia Universale” dell’Accademia delle Scienze dell’URSS e per essere stato editore della prestigiosa rivista politico-teorica “Marxismo Oggi”. Nicola Teti amava presentare la sua casa editrice milanese all'insegna dello slogan ''Il coraggio della coerenza''. La "musa" ispiratrice principale della Casa editrice Nicola Teti è stata Clio, la musa della storia. “Oggi lo studio della storia è sotto attacco, quando non diventa addirittura terreno di scontro propagandistico, promosso dai cultori, spesso in malafede, di improbabili "libri neri"; l'irrazionalismo che viene da oltre Oceano tende a ridurre la storia a mero racconto, ad arbitraria creazione soggettiva, il cui tasso di verità è elemento trascurabile. Conoscenza storica, passione per la storia come veicolo di comprensione del presente, e coscienza civile vanno insieme”, questo diceva Nicola Teti mentre coinvolgeva centinaia di intellettuali e studiosi di primario rilievo culturale e con loro ha realizzato anche grandi mostre documentarie. Ricordiamo le esposizioni itineranti storico-documentarie e antirazziste “Macaronì e Vù Cumprà”, “Balie Italiane e Colf Straniere” e “Suonatori Girovaghi e Lavavetri”. Nicola Teti si era da tempo interessato al “Museo dell'Emigrazione “Giovanni Battista Scalabrini”, in questi anni ci aveva più volte chiamati al telefono per una collaborazione mirata alla realizzazione di una mostra sull'emigrazione calabrese nelle americhe, durante queste “comunicazioni” ci parlava spesso della sua Calabria lontana da Milano, della sue nostalgie, della sua memoria, dei suoi ricordi legati alla sua Polia e alle frazioni di Cellia, Poliolo, Minniti e Trecroci.
Franco Vallone

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