Maria Maddalena non ha casa in Vaticano

Si chiama Francesco Deodato, è calabrese ed è un tenente colonnello dell' Esercito Italiano che ama la ricerca storica e la scrittura. Deodato, già ufficiale dei Carabinieri (nel 1999 come Capo Ufficio Motorizzazione era responsabile degli automezzi dei Carabinieri di tutta la Calabria), per il suo ultimo libro ha utilizzato gli strumenti propri di una metodologia investigativa al servizio della ricerca culturale. I risultati, a ricerca completata e a pubblicazione avvenuta, sono veramente brillanti. Lui, il colonnello scrittore, è nato a Ionadi, in provincia di Vibo Valentia, il 7 giugno del 1955, e con tutta la sua inedita metodologia è sceso nel profondo della storia per indagare nelle vicende di Maria Maddalena e del suo tempo, per cercare di scoprire, riscoprire e recuperare una importante figura della cristianità velata, una Maddalena quasi sempre pervasa da un alone di fitto mistero. Il volume di Francesco Deodato è titolato "Maria Maddalena non ha casa in Vaticano" ed è stampato dalle edizioni Adhoc di Vibo Valentia. Nelle 192 pagine fitte di sensazionali scoperte, di elementi iconografici, ma prima di tutto di narrazione di viaggio, di vere e proprie indagini alla scoperta di elementi, di confronti, comparazioni, svelazioni e rivelazioni. La traccia, l'elemento essenziale dell'indagine investigativa culturale viene in questo volume esaltata, è un vero intreccio di storia e leggenda che porta Deodato ad offrire al lettore una nuova Maddalena, inedita "icona del sacro e archetipo del sacerdozio femminile. Una Maria Maddalena alter ego del suo sposo uomo, profeta, Rabbi e figlio di Dio." Una storia, o meglio tante storie intessute tra loro, con dei parallelismi ta divino e terreno, tra cielo e terra, con una continua fusione dell'elemento destino che, per l'autore, "nessuno dovrà e potrà mai scindere". Un libro molto particolare, tutto da scoprire, che lascia il lettore attaccato alle pagine, fino all'ultimo rigo di scritto, con continui colpi di scena e scoperte che si susseguono. Francesco Deodato guarda, osserva, indaga, scopre e risponde a tantissimi quesiti storici fino ad oggi di difficile interpretazione con delle riflessioni-soluzioni molte volte inedite, con ragionamenti e prove inconfutabili che chiamano in causa, più volte, anche i Vangeli apocrifi, scritti che furono esclusi dall'ufficialità della Chiesa. Deodato sottolinea che è necessaria una riflessione sull'attendibilità e non attendibilità di quanto è stato scelto e di quanto escluso da parte della Chiesa ufficiale. Il ricercatore colonnello dopo aver "scavato" in numerosi contenitori di fonti storiche, documenti, testi e scritti, continua la sua ricerca a Rennes le Chateau, in Francia, una esperienza in loco alla ricerca di testimonianze, ancora di tracce, di elementi d'indagine, di impronte lasciate nella storia, nelle storie e nelle leggende. Da questo "viaggio" escono fuori importanti ipotesi su quella che sarebbe l'origine, del perché è stato messo in atto un vero e proprio oscuramento della figura della Maddalena da parte della Chiesa. Un vero innamorato della figura di Maria Maddalena, Deodato, che riesce a interpretare, da acuto investigatore, anche quanto passa inosservato ad altri studiosi. Numeri che si ripetono e che rinviano ad altro, simbologie arcaiche, segni templari, monumenti della cristianità e statue di demoni, soffitti stellati e steli funerarie, croci di pietra e testimonianze iconografiche evanescenti che Francesco Deodato risolve e traduce in un lavoro letterario carico del fascino della scoperta storico-culturale.
Franco Vallone

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