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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

Da Sabato 24 Aprile, a Cariati (CS) Famiglie e barche della comunità marinara di Cariati presso la Società Cooperativa Pescatori

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Mare e terra, terra di Calabria e mare calabrese...i valori che uniscono le due grandi tradizioni sociali della nostra regione, e cioè quella legata al mare e quella contadina, solo apparentemente separate. "Famiglie e barche della comunità marinara di Cariati", una traccia, un titolo dai rimandi memorici e affascinanti per una mostra che vuole raccontare proprio di fatti di mare e di terra. La mostra, inserita ufficialmente nel progetto culturale "Sguardi sullo Jonio", è frutto degli studi antropologici sulla Calabria della ricercatrice cariatese Assunta Scorpiniti. Uno studio approfondito, una ricerca appassionata sul mondo del mare, effettuato attraverso gli strumenti della fotografia etnografica e di narrazione, che Scorpiniti ha già sperimentato, con esiti felicissimi, in Storie ed immagini della Calabria altrove. Tre generazioni di emigrati nel cuore dell'Europa, del 2007, una mostra sull'emigrazione presentata con successo anche in alcune località de

Gracel, cantante calabrese di Gioia Tauro

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In uscita su Sky il suo videoclip "il sole più caldo che c'è" All'anagrafe si chiama Graziella Saverino, ma, artisticamente e nell'universo musicale, è conosciuta come Gracel. Nata a Gioia Tauro, cresciuta in un piccolo paese calabrese, oggi Gracel ha 29 anni e, da sempre, la musica e il canto accompagnano i suoi giorni. Ma la storia di Gracel è anche storia di emigrazione, di partenze, di cambiamenti. A diciannove anni si trasferisce nella Capitale, a Roma, dove ottenendo definitivamente la completa indipendenza e autonomia inizia a confrontarsi realmente con il mondo. "Decisamente - aggiunge lei - ha i suoi lati positivi vivere da sola". Gracel canta e studia tanto, poi si laurea in Scienze della Comunicazione, nel 2006, all'università La Sapienza di Roma. Sei anni che gli permettono di avere e assorbire continui input sonori e di sperimentare e vivere numerose esperienze nel campo accademico, teatrale e musicale. Graziella Saverino oggi è una c

In orto a NYC

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Il film documentario "Terra sogna terra" girato negli orti calabresi di New York "Esterno giorno, orto con alberi di fichi, anziano immerso tra le foglie dell'albero raccoglie i dolci frutti... ciak si gira..." Ci troviamo in un terreno coltivato nei pressi di New York, ma, guardando le immagini di questo film, sembra di essere proprio in Calabria, mentre camminiamo per orti e giardini assolati, tra alberi di fichi, pomodori incannati e melanzane viola, tra viti di uva fragola, cipolla rossa di Tropea e peperoni piccanti. Giardini e orti, curati e coltivati di tutto punto, con le stesse antiche procedure e con le modalità della tradizione calabrese, con radici, piante e alberi molte volte fatti arrivare in America proprio dal lontano paese natio. In realtà ci troviamo dall'altra parte dell'Oceano, nei dintorni della Grande Mela e più precisamente a New Rochelle. Ed è qui, in questi veri e propri orti di Calabria, che l'attrice e regista italoameri

Affruntata a Zammarò

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L 'Affruntata è una vera e propria rappresentazione sacra che arriva dal profondo del medioevo (anche se il testo più antico e conosciuto che parla dell'Affruntata in Calabria è della fine del 1600). Si tratta di un rituale svolto senza alcuna parola, ma con un insieme di azioni semplificate e portate al livello del rito; sono cioè personaggi, movimenti prefigurati e già prefissati, ma che sono accompagnati da una forte carica simbolica e da un'intensa partecipazione corale. L'Affruntata in provincia di Vibo Valentia viene celebrata in più di trenta diversi paesi e si svolge, di solito, a mezzogiorno o nel pomeriggio della domenica di Pasqua (ad Arena il lunedì e a Dasà il martedì). A Zammarò di San Gregorio d'Ippona il rituale si svolge a mezzogiorno della domenica successiva alla Pasqua, nella così detta "Domenica in Albis". Per la Chiesa Cattolica questo giorno vuole ricordare i primi tempi della storia della Chiesa quando il battesimo era amministrato

Natuzza Evolo il miracolo di una vita

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Il volume di Luciano Regolo verrà presentato a Paravati di Mileto (venerdì 9 aprile), a Vibo Valentia (sabato 10 aprile), a Lamezia Terme (domenica 11 aprile) e a Guardia Piemontese (il 12 aprile) Storia...! si, Natuzza Evolo è già storia. La dolce storia di una semplice donna di Calabria che, senza volerlo, è diventata la Natuzza mistica, la più grande mistica cattolica contemporanea, dei nostri tempi. Scomparsa dallo scorso primo novembre, festa di Ognissanti, Natuzza adesso riposa nella sua Paravati di sempre ed è proprio in questo piccolo paese, frazione di Mileto e in provincia di Vibo Valentia, che Luciano Regolo, giornalista e scrittore di grande esperienza, aprirà un ciclo di presentazioni del suo libro, appena uscito in libreria, dal titolo "Natuzza Evolo il miracolo di una vita". Il volume, edito da Mondadori per la collana Ingrandimenti, è introdotto da monsignor Giovanni D'Ercole altro personaggio che ha conosciuto personalmente Natuzza. Questo libro è la prim

Aprile 1783. La nuova Briatico

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Aprile 1783. La nuova Briatico a "Cocca, fondo di questa baronal camera, tiratosi dalla dolcezza del clima, acque abbondanti, vicinanza dal mare e dall'amenità del sito…" Molti a Briatico, quando si parla di memoria, di storia, di archeologia e di Briatico Vecchio , ricordano, con nostalgia e affetto, lo storico locale Domenico La Torre. Uomo di cultura della Briatico del '900, grande ricercatore e raccontatore appassionato, La Torre aveva effettuato, durante la sua vita, numerosi studi riguardanti la storia del paese. Il ricercatore aveva, per lunghi anni, frequentato numerosi archivi e biblioteche ed aveva ritrovato molti documenti inediti che riguardavano proprio il tempo soglia di Briatico, il momento preciso del passaggio dal vecchio abitato al nuovo sito, fatti e documenti del tempo della ricostruzione, dell'inizio della storia della nuova città dopo il disastroso terremoto del 5 febbraio del 1783. Ed è proprio uno di questi documenti che riporta il numero u

Umile e discreta testimone della sofferenza cristiana

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U mile e discreta testimone della sofferenza cristiana. Senza pubblicità sui giornali, lontana dalle telecamere e dai rotocalchi. Non vuole che venga mostrato il suo volto, sempre e costantemente roseo, sereno, carico di un misticismo che sa d’accettazione per quel che nella Settimana di Passione le accade. Vive in un paese del Vibonese, in una casa dignitosa ed accogliente nella sua modestia, meta silente, ogni anno, già da oltre un ventennio, di fedeli in pellegrinaggio. Ogni Pasqua di più: prima decine, poi centinaia, ora migliaia. Da ogni interstizio della Calabria, e anche oltre. Lei non parla, e chiede che di lei non si parli. Chiede che non si scriva il suo nome, né quello del luogo in cui vive. Del suo caso si era interessato anche Piero Vigorelli, giornalista e grande studioso della vita di Natuzza Evolo, per “Vite straordinarie”. Lei, la nuova mistica, si rifiutò, però, di firmare la liberatoria. Ma la voce dilaga, si spande. E chi sa, oggi, bussa alla porta della sua dimora,

Affruntata, metafora, simbolismo e segno

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La devozione popolare delle nostre genti meridionali ha creato e scritto, con la sua religiosità popolare e con varie esternazioni folkloriche, un vangelo delle apparizioni del Cristo alla Madonna, detto comunemente Affruntata, Svelata, Cumpruntata, Cunfrunta o Cumprunta. L'Affruntata si svolge annualmente a Vibo Valentia ed in molti paesi della sua provincia. Il giorno di Pasqua per le strade di Vibo, Briatico, Sant'Onofrio, Paradisoni, San Giovanni di Zambrone, Pernocari, Filogaso, San Costantino Calabro, Filadelfia, Acquaro, Soriano Calabro, Sciconi di Briatico , Rombiolo, il lunedì dell'Angelo a Dasà, il martedi ad Arena. A Zammarò, frazione di San Gregorio d'Ippona, la manifestazione si svolge la domenica successiva alla Pasqua. In provincia di Reggio Calabria l'Affrontata, o Cunfrunta, si svolge a Bagnara Calabra, Rizziconi, Polistena, Benestare e in tanti altri paesi. Nella sua linearità plastica e nel silenzio del dramma che viene solo rappresentato, l'

A Briatico affruntata con brivido finale

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A nche quest'anno Briatico ha realizzato l'antico rito dell'affruntata, una delle sacre rappresentazioni più interessanti del giorno di Pasqua. Un rituale dove viene riattualizzato, annualmente, il simbolico incontro del Cristo Risorto con la Madonna Addolorata tramite la figura soglia di San Giovanni. Durante questa edizione della Pasqua del 2010 tanta gente a Briatico, tantissimi emigrati che non hanno voluto mancare al tradizionale appuntamento, tanti turisti, ed un piccolo brivido registrato proprio nei momenti conclusivi del rito medievale. Dopo l'incontro la statua della Madonna, già svelata dal nero mantello e portata in corsa da quattro giovani del paese, si è inclinata paurosamente da un lato. Fortunatamente i veloci riflessi dei portantini sono riusciti a ristabilire prontamente l'asse verticale della statua evitando in extremis una possibile rovinosa caduta. Come si ricorderà nelle passate edizioni dell'antico rituale in provincia di Vibo Valentia vi

Mastro Giuseppe Congestrì di Sant'Onofrio, francesista di 90 anni e amico di Jacques Prévert

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H a novant'anni Giuseppe Congestrì e la sua memoria, ancor oggi lucidissima, ricorda come se fosse ieri il tempo dei suoi amici intellettuali francesi, quelli grandi, i giganti della scrittura che sono entrati nella storia della letteratura mondiale. Nella sua piccola Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, ci abita da un pò di anni, da quando è rientrato da Parigi, da allora definisce il suo paese un "Villaggio". Lui è un personaggio umile, piegato dal tempo, fragile, che non ama parlare di sé. Mastro Peppino, come ama definirsi, parla sempre, abbondantemente, ma degli altri, dei suoi amici scrittori, di artisti di grande levatura e di fama internazionale che con lui hanno condiviso la vita culturale nella Parigi degli anni cinquanta e sessanta. Mastro Peppino in quel tempo era giovane, aveva solo trent'anni e c'era una Parigi ancora colta e raffinata che viveva di cultura con le piccole e buie librerie, gioiello del sapere internazionale, con le case ed