Giunge alla settima edizione "Radicazioni, il festival delle culture tradizionali"

Alessandria del Carretto (Cs) - Radicazioni, che anche quest'anno si svolgerà ad Alessandria del Carretto dal 20 al 22 agosto, non è solo un festival di musica popolare, come i tanti che da tempo invadono lo scenario estivo calabrese. È un progetto nato dal desiderio di aprire un dialogo fra le culture vicine e lontane nell'era della mondializzazione. L'intento è proprio quello di far interagire le identità artistico-musicali, evitando sia di contaminarle a fini commerciali, sia di imporre ad esse filtri accademici. Il risultato è una festa nella quale artisti di strada, suonatori, costruttori di strumenti musicali si incontrano per condividere la propria cultura d'appartenenza. Ospitando artisti di diverse provenienze, il paese trova anche l'occasione di riunirsi intorno ad una delle sue principali risorse culturali che ad Alessandria è data dalla memoria dei suoni tradizionali. La cosa straordinaria è che, nonostante l'emigrazione (fisica e culturale) che ha svuotato negli anni il paese, ad Alessandria la musica viene ancora vissuta come fatto sociale; i suoni antichi veicolano emozioni che aderiscono alla memoria collettiva, allo scambio fra le generazioni, ai modi di vivere della comunità. Qui la cultura dei suoni è stata trasmessa oralmente dagli anziani ed è ancora oggi affidata alle occasioni di ritrovo, di scambio e di socialità. La parola orale, schiacciata oggi sotto il peso della logica imperante dell'audiovisivo, dove l'emotività dell'istante ha la meglio sui tempi dilatati dell'incontro, del racconto e della memoria, rivive ogni giorno in questo paese grazie all'amore dei nonni che trasmettono ai nipoti l'amore per il paese attraverso l'arte dei suoni. Cosa c'è allora dietro Radicazioni? Non il semplice spettacolo della musica, ma la passione che nasce dal basso, nel cuore della lingua vitale e delle emozioni collettive che danno corpo alla comunità di Alessandria del Carretto. È solo nella memoria dei suoni che i giovani alessandrini ritrovano l'entusiasmo per dar vita ogni anno ad un festival che porta migliaia di persone in un paese distante da tutto, con i suoi abitanti sparsi nel mondo e tuttavia uniti nell'amore per la musica della propria comunità. Il segreto di Alessandria è tutto qui e non nei falsi discorsi sulla tradizione o in operazioni commerciali e pseudo-accademiche calate (e soprattutto finanziate) dall'alto.
Francesco Lesce

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