I Nomadi, non solo musica


17 agosto, hall di un albergo raffinato a pochi passi dall'aeroporto, dalla stazione ferroviaria, dall'autostrada, nei dintorni di Lamezia Terme, un incontro ravvicinato con i mitici Nomadi e con Beppe Carletti in particolare. Beppe è cordiale e disponibile, "noi Nomadi non siamo mai stati inavvicinabili"... è una sua frase. A parlare con loro si comprende subito, e prima di tutto, quanto sia grande la loro umanità. L'occasione è un incontro riservato, un incontro per scopi benefici, per l'Associazione Francesco Pugliesi di Favelloni di Cessaniti, si parla della costruzione di una casa di accoglienza da intitolare al compianto Francesco. All'incontro il presidente dell'associazione, Filippo Pugliesi, Giuseppe Pugliesi, Francesco Nicolino, Mimmo D'Urzo, Antonio Pugliese... I Nomadi sono pronti per il concerto di Serra San Bruno del 18, per l'incontro serale di calcio a Ricadi... operazioni culturali, benefiche, concerti, tanta musica, di quella buona che non passa mai di moda. Ci colpisce subito l'umanità di Beppe, dicevamo, un senso di grandezza mitica, di personaggio che viene sovrastato positivamente dalla persona. Per una volta il divismo non è un fatto che s'impone per dei veri miti della musica italiana, ma anche del panorama musicale internazionale.

Ci sediamo per parlare, poco distante l'alta figura di Irene Fornaciari, si avvicina al gruppo, ci viene presentata, poco dopo passa veloce anche Giusy Ferreri, bellissima anche senza tacchi, senza i suoi vestiti di scena colorati e appariscenti è ancora più dolce, saluta anche lei e va via. Arrivano altri due componenti dei Nomadi, Daniele Campani e Cico Falzone. Parliamo ancora con Beppe, la Calabria con i suoi tanti piccoli paesi appare sempre lontana da tutto ma "i piccoli paesi sono sempre state le nostre grandi città -ci dice- qui si sente più forte il calore del pubblico e stare con la gente è sempre stata la nostra forza, perché nelle nostre canzoni cerchiamo di raccontare la vita, arrivando al cuore delle persone". Beppe ci offre un caffe, lo fa direttamente diventando per l'occasione un barista davvero speciale:"orzo, espresso? Lungo? Con molta dimestichezza e velocità utilizza una macchina del caffè professionale e serve tutto il gruppo presente. I Nomadi sono davvero speciali, un gruppo musicale storico e moderno nel contempo, un gruppo pop rok fondato nel 1963 dal tastierista Beppe Carletti, dal cantante Augusto Daolio e dal batterista Leonardo Manfredini. La band ha pubblicato in 47 anni di storia un totale di 55 album tra dischi in studio, dal vivo e raccolte varie, divenendo una delle principali realtà della musica italiana. Il messaggio che sin dagli inizi I Nomadi trasmettono è di impegno sociale e di denuncia. Anche davanti all'albergo calabrese notiamo un loro camper, in fondo i Nomadi sono sempre in viaggio, in un tour quasi permanente. Annualmente contano oggi circa 130 concerti e negli anni ottanta raggiungevano 220 concerti di media. Il loro sound è riconoscibilissimo sin dalle prime note, un fatto che evidenzia il loro stile molto caratterizzato senza essere ripetitivi. Elementi caratterizzanti dei loro concerti sono anche i tanti messaggi, gli striscioni e i regali donati dal pubblico sul palco e letti tra una canzone e l'altra, con una inedita forma di comunicazione, un continuo vivo scambio tra "popolo nomade" e il gruppo stesso. Oggi il gruppo è formato, oltre che da Beppe Carletti, da Danilo Sacco, Massimo Vecchi, Cico Falzone, Sergio Reggioli e Daniele Campani. Nel 2010 i Nomadi hanno accompagnato al 60° Festival di Sanremo la cantante Irene Fornaciari con la canzone, scritta da Zucchero Fornaciari, Il Mondo piange; il pezzo è giunto fra i 10 finalisti della kermesse canora. A fine incontro il presidente dell'associazione, Filippo Pugliesi, si è detto "soddisfatto per l'incontro con Beppe Carletti che rappresenta i Nomadi, della disponibilità ricevuta al fine di centrare l'obiettivo della costruzione della casa di accoglienza di Favelloni. E' un vero onore aver ricevuto assicurazione per l'appoggio morale ed economico da questo importante gruppo musicale".
Franco Vallone

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