Baarìa...anche le pietre sanno... parola di Tornatore

"scoprire di essermi potuto ispirare ad un libro che non conosco neanche per raccontare la mia autobiografia, mi sembra una cosa veramente bizzarra"

Più che una conferenza stampa è stata una vera e propria lezione di cinema quella tenuta dal grande maestro Giuseppe Tornatore che questa sera (lunedì 23 agosto) riceverà la prestigiosa Statuetta del Premio Tropea Film Festival 2010. Con accanto il presidente dell'organizzazione, Bruno Cimino e Bruna Fiorentino, dell'Ufficio stampa del Festival, Tornatore, durante le due ore a disposizione, ha risposto alle numerose domande dei giornalisti ed ha mostrato più volte il suo forte carattere, ma prima di tutto la sua poetica, la sua grande cultura, il regista è un profondo conoscitore del Sud che non ha bisogno di studiare il meridionalismo perché lo vive dall'interno come innata esperienza di vita. Il regista siciliano di Bagheria è l'autore delle grandi opere cinematografiche, da Nuovo cinema paradiso, del 1988 a Stanno tutti bene, del '90, a La domenica specialmente, del 1991, a Una pura formalità, ed ancora L'uomo delle stelle, del '95, La leggenda del pianista sull'oceano, Malena, La sconosciuta e il recente Baarìa del 2009. Ogni film di Tornatore è un capolavoro della settima arte. Al termine della conferenza stampa, tra tanti autografi, foto di rito e saluti, abbiamo mostrato a Tornatore la copia di Calabria Ora di ieri con l'articolo del collega Maurizio Cacia, pubblicato sulle pagine di Macondo, e dal titolo "Legali contro Baarìa per plagio rossanese". Nell'articolo si scrive tra l'altro che "Tornatore sarà chiamato a rispondere legalmente delle corrispondenze tra la sceneggiatura di "Baarìa" e l'opera "Il romanzo del casale" di Giovanni Sapia scrittore rossanese". Questa la risposta di Tornatore: "Non conoscevo l'esistenza di questo signore prima di ricevere questo suo atto giudiziario, non conosco il suo libro, non l'ho mai letto, non ne conosco l'esistenza. Baarìa, anche le pietre sanno quanto sia, non fortemente, totalmente autobiografico. Quindi per me scoprire di essermi potuto ispirare ad un libro che non conosco neanche per raccontare la mia autobiografia, mi sembra una cosa veramente bizzarra. Naturalmente la vicenda sta in mano al mio avvocato al quale ho dato incarico di querelare questo signore per diffamazione. Non sono molto sorpreso, perché queste cose sono accadute per tutti i miei film. Non c'è un film per il quale non venga fuori sempre qualcuno che dica questo è il mio libro.. ...Quando ho fatto L'uomo delle stelle venne fuori uno che disse: mi ha rubato questa storia dalla mia vita... io lavoro a Baarìa da almeno trent'anni... ".
Franco Vallone

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