Invito al Presidente Napolitano per celebrare a Catanzaro il nome "Italia" nato in Calabria

Nel contesto delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità nazionale

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 7 gennaio scorso ha aperto ufficialmente a Reggio Emilia le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, rendendo omaggio al tricolore nazionale, nato in quella città proprio il 7 gennaio del 1797. A quanto pare, non è prevista alcuna visita di Napolitano in Calabria per rendere omaggio pure al nome “Italia” nato oltre tremila anni fa tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia (come affermano antichi scrittori, come Aristotele).
Per ovviare a questa grave lacuna organizzativa, il presidente dell’associazione culturale “Calabria Prima Italia” di Catanzaro, avv. Giovanni Balletta, e il responsabile dell’associazione culturale “Università delle Generazioni” di Agnone (Isernia), Domenico Lanciano, hanno scritto al Capo dello Stato per sensibilizzarlo alla necessità di una visita in Calabria proprio per evidenziare, dopo la bandiera, la sacralità del nome Italia.
Con lo scopo di farli promotori dell’invito ufficiale, la lettera è stata inviata per conoscenza pure al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, all’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, alla presidente della Provincia, Wanda Ferro, all’assessore all’istruzione, Giacomo Matacera, nonché ai sindaci di Squillace, Guido Rhodìo, e di Lamezia Terme, Gianni Speranza.
Le due associazioni culturali auspicano che il presidente Napoletano possa essere accolto, entro questo anno 2011, al teatro Politeama di Catanzaro con un apposito concerto dell’Orchestra provinciale che, denominato “Concerto d’Italia” oppure “Concerto dell’Unità” o “Concerto della Repubblica”, possa avere poi luogo ogni anno a data fissa (preferibilmente ogni due giugno, Festa della Repubblica) e magari trasmesso in mondovisione. Entrambe le associazioni, inoltre, chiedono alle Istituzioni destinatarie della lettera-appello di impegnarsi per la massima valorizzazione del nome Italia, che vale come una importante risorsa morale, culturale ma anche turistica per tutta la Calabria e, in particolare, per il territorio della provincia di Catanzaro. E per una maggiore e migliore visibilità di questo territorio, le associazioni hanno scritto anche alla trasmissione di Rai Tre “Alle falde del Kilimangiaro” (condotta da Licia Colò) perché descriva in un apposito servizio televisivo i luoghi della prima Italia, pure dal momento che un’indagine nelle scuole ha dimostrato che il 95% circa degli studenti non sa dove e quando sia nato il nome Italia e il resto della popolazione lo ignora addirittura per il 98%.
Tra le iniziative già avanzate, nei decenni precedenti ai principali enti calabresi, troviamo la proposta della “Maratona d’Italia” che possa unire idealmente i due mari, da Squillace a Lamezia, passando, anno dopo anno con percorsi diversi, da tutti i paesi dell’istmo, Catanzaro compresa. Sarebbe, inoltre, utile realizzare un “Museo della Prima Italia” comprendente la sezione omerica con il passaggio di Ulisse, la sezione mitologica e la tradizione dei “sissizi” (cioè le mense comuni) i quali, istituiti da re Italo (molto prima della guerra di Troia, nel secondo millennio a. C.), si diffusero in tutta l’area del Mediterraneo come prima forma di democrazia partecipata. Insomma, attraverso l’operazione di valorizzazione della Calabria come “Prima Italia” si dovrebbe mostrare al mondo quale e quanta civiltà questo nostro territorio abbia prodotto, pure perché il popolo calabrese possa ritrovare l’orgoglio delle origini per un presente ed un futuro davvero migliori.
Dr. Domenico Lanciano

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