“La scenografia nel presepe” di Giulio Pettinato

Si chiama Giulio Pettinato, è calabrese di Vibo Valentia Marina dove è nato nel 1955, da due decenni vive e lavora in provincia di Roma, nella fascinosa Castel Gandolfo tanta cara ai Papi. Da anni Pettinato è attivo in ambito internazionale nel campo della scenografia di interni e vanta collaborazioni con enti e strutture pubbliche e private. Tra l'altro ha realizzato preziose decorazioni ed "interventi d'arte" per tantissime abitazioni private ma anche per uffici, alberghi, chiese e teatri. In tre edizioni del "Festival di Spoleto" ha curato, con successo, esposizioni tematiche sulla scenografia, poi ancora una carriera costellata di prestigiosi allestimenti scenici al Teatro Rendano di Cosenza, per "I cantori di Brema" di Gaetano Panariello e successivamente al Teatro Argentina di Roma, ai Percorsi Musicali di Castel Gandolfo e per l'importante installazione scenico-scultorea di "Connessioni Mediterranee", opera del compositore greco Nikos Filaktos, al Fringe Festival di Edimburgo. Un artista completo Giulio Pettinato, che spazia continuamente dalla scenografia alla decorazione, dalla scultura alla pittura, con ben cinquanta esposizioni personali curate in mezzo mondo.
Ora Giulio Pettinato, da qualche anno, si occupa in modo speciale del periodo di Natale con interventi di vera e propria presepistica non convenzionale. Ogni presepe diventa quindi spazio scenico nel quale individuale, focalizzare, mettere in evidenza spazi rimodellati dalla fantasia, dal tramandato popolare e popolaresco. Pettinato prende dalla tradizione e trasferisce all'arte, illumina teatralmente lo spazio del racconto di Natale, lo rende prospetticamente funzionale alla scena e al palcoscenico, anima e inserisce sceneggiature nei quadri d'azione, crea, in modo assai originale, veri e propri frame, fotogrammi filmici.

La sua concettualità operativa la scrive e la descrive bene Masina Carravetta nella presentazione in catalogo: "Che il sistema dei consumi abbia preso il sopravvento sul sistema dei valori è cosa ormai tristemente assodata. Il nostro tempo sembra minato dall’ossessione dell’utile , dal culto del profitto, dall’emarginazione di ogni persona non funzionale, non produttiva. Forse per tutte queste ragioni una mostra di Giulio Pettinato, che coniuga tradizione, talento scenografico e poesia , può attrarre tutti coloro che cercano una zona franca nel turbine natalizio. Le scenografie presepiali di Pettinato, esposte in questi giorni, interpretano, con delicatezza e stupore, il tema dell’attesa, della famiglia, della nascita. Momenti ai quali siamo tutti profondamente legati e nei quali cerchiamo di identificarci incessantemente, anno dopo anno, anche quando la vita ci trasforma e ci indurisce".
Franco Vallone

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