IX Marcia della penitenza a Paola (CS) domenica 13 marzo 2011

Un grande progetto educativo per i giovani di padre Giovani Cozzolino, delegato generale per la pastorale giovanile dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola
La Marcia della penitenza non è una marcia contro qualcuno, ma una Marcia per un progetto di vita, che, se accolto, trasformerà le coscienze e ci renderà veri costruttori di vita felice, come ci insegna San Francesco di Paola: le speranze della Marcia di quest’anno sono incentrate sullo slogan Liberi per vivere una vita buona e il tema vuole contribuire a mobilitare le coscienze per una vera liberazione dai tanti mali dell’attuale società per vivere una vita buona, cioè rispettosa della dignità di ogni persona.
Bisogna impegnarsi tutti per una vera liberazione da:
• una criminalità organizzata: libertà e verità, e giustizia e moralità, sono tra le condizioni necessarie di una vera democrazia, fondata sull’affermazione della dignità della persona e della soggettività della società civile e la criminalità organizzata, rappresentata soprattutto dalle mafie che avvelenano la vita sociale, pervertono la mente e il cuore di tanti giovani, soffocano l’economia, deformano il volto autentico del Sud;
• un’economia illegale, che non si identifica totalmente con il fenomeno mafioso, essendo purtroppo diffuse attività illecite non sempre collegate alle organizzazioni criminali, ma ugualmente deleterie come l’usura, l’ estorsione, l’evasione fiscale, il lavoro nero ecc.;
• una vita povera: accanto alla risposta diretta della carità, è necessario aumentare la via istituzionale della ricerca del bene comune, inteso come esigenza di giustizia e di carità;
• la disoccupazione: la quale tocca in modo preoccupante i giovani e si riflette pesantemente sulla famiglia, cellula fondamentale della società e il problema del lavoro, soprattutto giovanile, è attraversato da una zona grigia che si dibatte tra il non lavoro, il lavoro nero e quello precario e ciò è causa di delusione, frustrazione e allontana ancora di più il mercato del lavoro del Sud dagli standard delle altre aree europee;
• l’emigrazione dei giovani: il flusso migratorio dei giovani, soprattutto fra i venti e i trentacinque anni, verso il Centro-Nord e l’estero, è la risultante delle emergenze sopra accennate e ai giovani bisogna far comprendere che loro sono i protagonisti di un Sud e di una Calabria migliore e che tutto ciò è questione di cultura e di una nuova mentalità e che non bisogna andare a cercare lontano un pezzo di terra pulita su cui mettere i piedi, ma produrla dove ci troviamo.
Bisogna impegnarsi tutti per vivere una vita buona nel:
• favorire una cultura della cittadinanza, del diritto, della buona amministrazione e della sana impresa nel rifiuto dell’illegalità, della criminalità organizzata, del lavoro nero ecc.
• puntare in un rinnovato impegno serio e coerente nei diversi settori dell’agire sociale e nella politica, soprattutto come servizio al bene comune;
• essere tutti veri protagonisti e testimoni di libertà:. i giovani del Sud sanno bene che cosa significhino omertà, favori illegali consolidati, gruppi di pressione criminale, territori controllati, paure diffuse, itinerari privilegiati e protetti, ma sanno anche che le idee, quando sono forti e vengono accompagnate da un cambiamento di mentalità e di cultura, possono vincere i fantasmi della paura e della rassegnazione e favorire una maturazione collettiva in una prospettiva di impegno per il cambiamento per testimoniare la libertà nel e del Mezzogiorno
• l’esigenza di investire in legalità, fiducia e rettitudine: lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l’appello del bene comune.
Questo il programma della giornata: domenica 13 marzo 2011 arrivo a Paola (CS) alle ore 15,30 e raduno in piazza IV Novembre; per le 16,15 è prevista la partenza. Dopo meno di un’ora l’arrivo al Santuario di San Francesco di Paola, dove si terrà la veglia di preghiera con alcune testimonianze e la lettura di «Noi ci impegniamo». Per le 19 è prevista la conclusione e il mandato a vivere una quaresima di carità.
Per ulteriori approfondimenti, foto e testi: www.giovaniminimi.it

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