Il Codice Romano-Carratelli - La scoperta di un prezioso manoscritto del '500 che sconvolge iconografie e bibliografie

Domenico Romano Carratelli, calabrese, avvocato civilista, è un noto personaggio della politica regionale e nazionale che ha scritto, negli anni, tante importanti pagine di impegno civile, politico e sociale. Già deputato, sottosegretario ai Lavori pubblici, presidente del Consiglio Regionale della Calabria, sindaco di Tropea, la sua attività politico-istituzionale è stata sempre costellata da incarichi autorevoli e di grande prestigio, con un serio impegno, sul territorio e tra la gente, con il suo studio legale di Piazza Garibaldi, vero punto di riferimento sociale e culturale a Vibo Valentia. Pochi sanno però che Domenico Romano Carratelli è anche un esperto e appassionato bibliofilo, un amante del libro antico, di carte e pergamene, di volumi con le pagine ingiallite, le fioriture, le ossidazioni dell'inchiostro e l'odore di antico. Un vero cacciatore di pagine perse ma anche di stampe antiche e incisioni d'epoca, di scrittura amanuense, di archivi e biblioteche sconosciute. L'Onorevole è un vero cultore del libro raro e le sue ricerche in fondi, mercatini, case d'asta, biblioteche nobili e archivi privati, oggi non si contano e sono state recentemente premiate da un'acquisizione davvero speciale. Si tratta di un volume manoscritto straordinariamente unico e irripetibile, (è stato denominato “Codice Romano-Carratelli” - Fortezze, apprestamenti difensivi e territorio della Calabria Ultra alla fine del '500), ed è una scoperta che sconvolge bibliografie e iconografie consolidate da secoli. Da oggi sarà impossibile effettuare una seria ricerca storica sulla Calabria senza tenere conto dei contenuti descrittivi e iconografici di quest'opera. Carratelli indossa i guanti bianchi quando apre il prezioso libro, ogni pagina è un vero e proprio tesoro, testimone del profondo passato; si sfoglia e si scende, indietro nel tempo, di ben cinquecento anni. Il volume si compone di 99 pagine con disegni acquerellati dai colori freschissimi, che raffigurano le fortezze calabresi, le città fortificate del tempo; un vero e proprio censimento delle opere presenti sul territorio della Calabria Ultra, c'è Tropea, Pizzo, Nicotera, c'e anche Scilla e Bagnara, solo per anticipare qualche località, ci sono le torri, i castelli e il sistema difensivo costiero. Sotto i disegni tante descrizioni, un'infinità di notizie su quanto rilevato direttamente in loco, in una sorta di approfondito inventario, uno studio scientifico commissionato dal vice re alla fine del 1500, con tanti rilievi grafici a colori che toccano aspetti di ingegneria e architettura, le distanze dal mare, la descrizione del territorio. La scoperta, con il piano dell'opera e una mostra documentaria e iconografica, verrà presentata ufficialmente a Roma in prima nazionale, e poi successivamente in Calabria nelle città di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Domenico Romano Carratelli per festeggiare i quattrocento anni della presenza della sua famiglia a Briatico, ricordando i suoi avi, Pietro Carratelli e Dianora Satriano, (che si sposarono proprio a Briatico Vecchia), ha voluto concedere la pubblicazione di una delle raffigurazioni del volume. Si tratta de "Larochetta de Briatico che stà in uno scoglio a mare”, una struttura difensiva della Costa degli dei che oggi conosciamo in tutt'altre forme. Ma nel volume, ancora inedite al nostro sguardo, ci sono immagini e descrizioni di altre tre torri della stessa Briatico: c'è la torre di San Nicola del Porto, quella dell'Imperatore e la torre di Sant'Irene con vista dall'alto sull'antica peschiera romana con le vasche del vivarium e sul paesaggio che vi era attorno. Tanti bellissimi inediti particolari, tutti da studiare, da confrontare e da ammirare.
Franco Vallone

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