I mosaici di Villa Romana a Casignana
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I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti, con il vantaggio indiscusso di aver posto al centro dell’attenzione un sito archeologico di eccellenza, destinato ad aumentare sui 10 ettari limitrofi acquistati dall’Amministrazione comunale, con il contributo della Comunità montana dell’Aspromonte orientale.
La necessità di proseguire con indagini sistematiche era stata avvertita sin dal 1968. L’avvedutezza degli amministratori locali ha fatto il resto. Ed eccoci, dunque, ai meravigliosi mosaici, che oggi si possono ammirare, sia pure in parte, in attesa di pronto recupero e restauro definitivo, lungo il percorso reso possibile da piani di interventi mirati, su pedane agevoli e sotto tettoie di protezione.
La località in cui si trovano è conosciuta con il nome di Contrada Palazzi, lungo il tratto della strada ferrata e della statale 106, compreso tra Bovalino e Bianco. La villa, alla quale appartengono, ha un nucleo centrale originario del I secolo d.C. Presenta una grande ristrutturazione effettuata nel IV. Rivela infine tracce evidenti di frequentazione fino al VII.
I ruderi da ammirare sono imponenti. L’ala residenziale dovette avere aspetti sfarzosi, adatti alla dimora di un personaggio importante, console, magistrato o patrizio, che volle edificare accanto ad essa due impianti termali di uso privato, con pavimenti a mosaico di grande interesse. Uno bellissimo con thiasos ( figure celebranti il culto di un dio) si ammira in un ambiente del frigidarium, nella Sala delle Nereidi delle Terme orientali. L’effetto scenico è dato dall’incastro di tessere marmoree bianche e verdi. Le ninfe marine rappresentate sono quattro, ciascuna in groppa a un animale (toro, leone, tigre e cavallo) con coda a forma di pinna. In un'altra pavimentazione si riconosce nel personaggio centrale Bacco, con accanto un satiro, che ha il compito di sorreggere il dio ebbro.
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Nel lato mare, tra strada e ferrovia, esistono altre pavimentazioni di notevole pregio. In una sala, utilizzata per banchetto e detta delle Quattro stagioni, sono raffigurati i volti personificati di autunno, inverno, primavera ed estate in forma allegorica. Mosaici a disegni geometrici caratterizzano aree abitative e di passaggio. Anche il più grande ambiente finora ritrovato, ribattezzato Sala absidata, presenta scene di grande interesse archeologico e artistico. Il sito di Casignana è considerato il più vasto fra quelli scoperti finora in Calabria. La sua importanza è rilevante in tutta l’Italia meridionale.
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Emma Viscomi
la meraviglia e la poesia del arte Musiva antica di Casignana ci ricorda come è importante ogni tanto darci una "occhiatina"al mondo antico per assaporare nella semplicità la bellezza .
RispondiEliminaMario Navarrete Niño