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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

Zeppola… non solo dolce

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L a ricetta più comune vuole che la zeppola debba essere preparata con un chilo di patate bollite, ottocento grammi di farina, lievito di birra, sale, acqua tiepida e uva sultanina, anche se per molti i zippuli sono semplici, povere frittelle di sola farina impastata con un poco di sale e lievito. In tutta la Calabria si usano preparare, con la scusa e in nome della devozione e della tradizione, nel periodo festivo tra Natale e Capodanno. Il termine arriva, secondo il glottologo tedesco Gerhard Rohlfs, dal periodo tardo latino e rimanda a “dolce fatto di pasta e miele”. Lo studioso Luigi Accattatis, nel Vocabolario del Dialetto Calabrese, traduce in diversi modi la parola zeppola: zippula, grispella, pittula , mentre in altre aree della Calabria il nome varia in pittulèlla, coculeja, grispelluzza, pittulilla, pittula, grispella, pittulicchia, curuicchia o grispedda . Per Cofaccino, in omaggio alle consuetudini tradizionali calabresi, le zeppole “sono santificate dal costume dei roman

Il Vescovo Luigi Renzo bandisce i pianoforti, vietati i concerti di musica non sacra… ecco le nuove norme per le chiese della diocesi

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P er la festa di Santa Cecilia, dello scorso 22 novembre, il vescovo di Mileto, Nicotera, Tropea, monsignor Luigi Renzo, regala una bella sorpresa ad esecutori di musiche “profane” sia vocali che strumentali, anche classiche e sinfoniche, musicisti, cantanti di cori, e a tutti gli appassionati di musica. Le nuove norme per i concerti negli edifici di culto di tutta la diocesi entreranno in vigore, in tutte le chiese, a partire dal prossimo 2 dicembre, prima domenica di Avvento. Nella nota, in premessa, il vescovo Renzo sottolinea come “in questi ultimi tempi si sono moltiplicate, da parte di enti e di privati, le richieste di organizzare nelle chiese concerti corali e/o strumentali. Purtroppo, aggiunge, non sempre ci si è attenuti alle norme della Chiesa che disciplinano questa materia. Così, ad esempio, in qualche chiesa è stato ammesso l’uso del pianoforte, esibizione di bande musicali, di orchestre di musica sinfonica: si tratta di manifestazioni del tutto contrarie alla santità d

Oh Bregantini portami via

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Certe volte sembra proprio che non ci sia limite al peggio in Calabria. Anche quello che non ti aspetteresti mai, in quanto irragionevole ed evidentemente in contrasto con ogni speranza di crescita e miglioramento, in Calabria sembra potersi realizzare con incredibile semplicità. La notizia della promozione ad Arcivescovo Metropolita di Campobasso e conseguente trasferimento di Mons. Bregantini , uomo simbolo della lotta della chiesa alla n'drangheta, ha letteralmente spezzato la più importante tra le poche e già precarie sicurezze dei tanti gruppi giovanili, famiglie per bene, associazioni religiose e non, che da tanti anni si oppongono alla criminalità calabrese affiancati e sospinti dalla prodiga figura paterna di Mons. Bregantini. Di fronte a questi favori gratuiti alla criminalità della locride e di tutta la Calabria in generale, viene spontaneo pensare a questa terra come abbandonata da Dio oltre che dallo Stato e da un numero sempre maggiore di giovani alla ricerca di un fut

La cultura e l'immagine calabrese andrà a Duisburg

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C&C , Cataldo e Carmine, accoppiata vincente in questo mondo culturale calabrese, che poi le due c rimandano a due grossi artisti, Cataldo Perri e Carmine Abate diventa quasi superfluo dirlo. C&C un grande musicista e un grande scrittore, si ritrovano a lavorare assieme per un progetto culturale ambizioso, la cui formula è inedita e vincente: Cataldo Perri chitarra battente e voce, con Nicola Pisani e il suo sax soprano con Piero Gallina al violino, Enzo Naccarato alla fisarmonica, Pasquale Ascione al basso e Leonardo Vulpitta alle percussioni, si amalgama culturalmente con lo scrittore Carmine Abate che diventa, per l’occasione, attore del suo libro “La festa del ritorno” leggendo brani che si scoprono scene reali, tangibili, fisiche, in chi, in sala, ascolta. Cataldo Perri a “ La Festa del ritorno” ha dedicato una canzone omonima nel cd Bastimenti, mentre Carmine Abate nel suo ultimo libro romanzo, “Il mosaico del tempo grande” di Mondadori, racconta di Bastimenti e di Cata