Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

"Riflessi di luce" il libro di Francesco Riggio musicista controcorrente di Briatico

Immagine
S i intitola "Riflessi di luce" il nuovo volume di Francesco Antonio Riggio, ottanta pagine, una raccolta di poesie ma anche di pensieri, canzoni, riflessioni, aforismi, preghiere e tanto altro ancora. Artisticamente conosciuto come Fog, Riggio è principalmente un paroliere cantante musicista controcorrente. In questo volume di miscellanea ha un forte bisogno di comunicare, l'autore cerca di delineare, di chiarire e di illustrare al meglio il suo stile poetico, un'impronta artistica tutta personale nel comporre versi poetici, ma anche il pensiero sulla realtà che ci circonda. Riggio scrive nell'introduzione alle pagine e si presenta al lettore: "sono un artista povero perché seguo i miei ideali, senza farmi contaminare dalle mode passeggere, dalle correnti filosofico-mondane, dal fai come fanno tutti". Francesco Riggio, Fog, è un giovane con tante idee in testa che da anni porta avanti grazie, principalmente, alla profondità della sua fede. Nato a Tro

Proposta una giornata di lutto per il Sud Italia martire

I l governo italiano pare abbia proclamato “festa nazionale” (con ovvia vacanza) il prossimo giovedì 17 marzo, giornata in cui ricade il 150° anno della cosiddetta “Unità d’Italia” ma la Confindustria della Marcegaglia, la Lega di Bossi, la ministra della scuola Gelmini, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano e altri vogliono che si lavori e che si faccia finta di niente. Invece, l’associazione culturale informale “Università delle Generazioni” di Agnone (Molise), che si lavori o no, intende invitare tutti gli italiani, presenti dentro e fuori i confini, a riflettere bene su questi 150 anni e ad osservare una giornata di lutto nazionale per il Sud martire a causa dei misfatti post-unitari, la cui effettiva consistenza va ancora pienamente chiarita e a tal proposito l’associazione propone di realizzare una vera e propria “Università del Sud” che sia base di rilancio e di giustizia per il meridione italiano, distrutto e fatto triste colonia tuttora fortemente discriminata. R

Roberto Benigni patriota a denominazione d'origine controllata - L'Italia ringrazia

Immagine
S i presenta e soverchia il vuoto politico in chiave comica (ma non troppo), sociale, storica e culturale. L’ingresso è trionfale, in groppa a un cavallo bianco e in mano il tricolore. Novello Garibaldi, è pronto a combattere nel luogo apparentemente meno indicato e invece più congeniale. Il Festival è la ribalta ideale per parlare a milioni e milioni di persone. Il palco è pieno di aspettative. Il microfono è aperto. Lui non vede l’ora di sciorinare la sua lectio magistralis, non da docente universitario, ma da uomo dabbene, in grado di esprimere concetti profondi e di rapida interpretazione. Benigni ha il dono della parola. Ha il fascino dell’oratore più convincente. Non è la prima volta che intrattiene il pubblico con la grinta e la leggerezza che gli sono abituali. Questa volta supera se stesso con argomenti da manuale. Lo spettacolo, o vogliamo chiamarlo discorso?, resterà negli annali televisivi mondiali. Gli argomenti trattati sono tanti, attinti a piene mani dal bagaglio c

Frammenti di vita e di cronaca cittadina - Ricordo di Antonio Gualtieri a un mese dalla scomparsa

Immagine
Soverato - E ra rimasto in attività fino a 86 anni. Età veneranda, onorata con la presenza dietro il banco del suo esercizio commerciale dalle sette del mattino alle otto di sera. Anche oltre quando la bella stagione lo permetteva. Per residenti, turisti e conoscenti, rappresentava la tappa obbligata di una giornata spesa tra mare, siesta e passeggiate. L’appuntamento si rinnovava ad ogni apertura di stagione balneare. Non sembrava vero, a chi tornava a soggiornare nella Perla dello Jonio, di poter scambiare due chiacchiere tra osservazioni di costume, meriti del governo in carica, comunque ladro, beghe amministrative comunali, e naturalmente opinioni su calcio mercato e campionato appena finito. Eh, già! Perché il grande amore di Antonio Gualtieri era l’Internazionale. Non quella di bandiera rossa e falce e martello. Era la Società sportiva ambrosiana, Inter per i tifosi. La squadra per eccellenza, nella quale si riconosceva, era quella di Sarti, Burnich, Facchetti, Tagnin, Guar

Con tutto l'Amore di "'Na Rosa Calabrisi" di Rosetta Pontoriero

Immagine
E' il mese dell'amore febbraio. Almeno dovrebbe esserlo, c'è San Valentino, i negozi sono allestiti di tutto punto di rose rosse, di cuori imbottiti, cupidi armati di arco e freccia e Baci Perugina in tutti i formati. Sono solo elementi consumistici - votivi che da qualche anno seguono il ritmo scandito dal commercio, che segue, a sua volta, gli eventi annuali e ormai fissi del calendario. Tra cotanto amore esposto in vetrina c'è da segnalare l'uscita, timida, discreta e quasi riservata, di un volume tutto orientato alle vicende dell'amore sentimento. A scriverlo una poetessa di Spilinga, il paese della 'nduja, il paese del forte e piccante legato all'originale insaccato di carne di maiale e peperoncino. Lei, la poetessa, si chiama Rosetta Pontoriero, di soprannome Cicinneja, e, come lei stessa scrive nella prefazione, il suo “è un volume d'amore ma anche di sdegno”. Le poesie sono scritte in vernacolo con traduzione in italiano e la cosa particola

Calabria prima Italia

Immagine
La Storia ci dice che il territorio dell’attuale Calabria sia stata chiamata “Calabria” dai bizantini, mentre invece tale denominazione apparteneva all’attuale Salento, in Puglia, già al tempo degli antichi romani. La Storia ci dice, altresì, che il nome “Italia” sia nato proprio in Calabria, nell’istmo tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia (oggi in provincia di Catanzaro), quattordici generazioni prima della guerra di Troia e, cioè verso la metà del secondo millennio a.C. ad opera dell’eroe eponimo Italo, re della popolazione degli Enotri. Re Italo trasformò in stanziali le sue tribù nomadi, unendo in un patto di amicizia tutti i popoli della Calabria centro-meridionale, istituendo i cosiddetti “sissizi” (vale a dire i pasti comuni) dove ognuno recava qualcosa da mangiare condividendo con gli altri e dove si cercava sempre la concordia del governo comune. I “sissizi” poi si diffusero presto in tutto il mediterraneo, come prima forma di democrazia. Da re Italo l’attuale terri

Effetti macroeconomici e politiche fiscali per il turismo

Immagine
L a recessione c’è stata. La crisi dura ancora. Non tira nemmeno aria di ripresa per il futuro. Hai voglia a pensare positivo: qui, o si svolta o si muore. Per mancanza di ossigeno, ovvero di introiti, garantiti con l’arrivo di turisti. Per aumentarne la presenza, occorre che l’Italia si muova su due fronti. Con iniziative dirette alle tasche degli italiani, il primo. Con interventi a favore delle imprese, il secondo. Le manovre di questa politica, necessaria quanto provvida, non sfuggono ai dirigenti di Confcommercio, Confturismo e Ciset, che partono dall’analisi costi-benefici e mirano alla riduzione dell’IVA per i comparti della ricettività e dei pubblici esercizi, senza dimenticare la disparità di trattamento subìta da agenzie di viaggi e tour operator. Da anni ormai il settore chiede attenzione a Governo e Parlamento anche per fronteggiare l’offerta dei paesi europei, diretti concorrenti dell’ Italia. Per non parlare di quelli non comunitari, che si affacciano prepotentemente all

Il Castello di Cleto sospeso tra storia e leggenda

Immagine
N ella mitologia greca, Klete era il nome di una delle Amazzoni, popolo di sole donne, dedite alla guerra. La guerriera in questione era anche nutrice della regina Pentesilea, partita alla volta di Troia per combattere i Greci. In un duello contro il prode Achille, ebbe la peggio e morì. Appresa la notizia, Klete s’imbarcò alla volta dell’Asia minore, decisa a recuperare il corpo della sua pupilla e darle degna sepoltura. Sbarcata sulle coste tirreniche calabresi, decise di non proseguire il suo viaggio, non si sa bene perché, e di fondare una città alla quale dare il suo nome. Nome che sarebbe dovuto restare inalterato nei secoli per tutte le donne regnanti.Più avanti, vedremo perché. Il primo nucleo abitativo fu piccolo, ma ambizioso, tant’è che raggiunse grande sviluppo ed adeguata importanza nella Magna Grecia, in tempi relativamente brevi, dal momento che il primo solco perimetrale fu tracciato nel X secolo a.C. Nel XVI, gli abitanti ruppero i rapporti con Crotone, non sopportand

Vita da single sotto il manto di San Faustino

Immagine
D i feste comandate, non se ne più, soprattutto nell’era moderna, quando ogni pretesto è buono per realizzare affari. Perché di questo si tratta. In definitiva, tutti vogliono la stessa cosa: invogliare la gente a spendere, a comprare cose utili e inutili gratificando le proprie frustrazioni. Figuriamoci cosa succede a chi è solo quando arriva il giorno di san Valentino. Festa degli innamorati in tutto il mondo e depressione scontata in un angolo di casa per chi ha perso per strada, o non ha mai avuto accanto, l’anima gemella. Invece, business o no, c’è modo e modo di festeggiare la propria solitudine persino con gente mai vista prima, disposta a sperimentare, per una sera, la combinazione, per esempio, di un lucchetto messo lì apposta per essere aperto. Naturalmente non si tratta di andare a Roma, a ponte “Mollo”, cioè Milvio, per trovare la metà della mela. “Metti una sera a cena single a iosa e vedrai che il gioco vale la candela”. Questo devono aver pensato i creatori di speed da

EXPO dell'AMORE a Belvedere Marittimo in nome di S. Valentino

Immagine
Perché proprio là? Perché è nella ridente cittadina cosentina che si trovano alcune reliquie del Patrono universale degli innamorati. La scoperta delle ossa e dell’ampolla, contenente sangue del vescovo, decapitato il 14 febbraio del 273, è stata del tutto casuale. È toccato a padre Terenzio Mancina portare alla luce i preziosi reperti, nel 1969, durante la rimozione delle tele di san Francesco e di san Daniele dalla pala centrale dell’altare maggiore, nella Chiesa del Convento dei Cappuccini. I documenti che ne attestano l’autenticità, provengono dallo Stato pontificio e recano la data del 24 maggio 1700. Fu il cardinale Gaspare del Carpine, vescovo di Sabina, a consegnare al signor Valentino Cinelli, frammenti dei resti mortali del Santo, obbedendo alla volontà di papa Clemente XI. L’operazione fu eseguita in termini di conservazione e sicurezza: custodia in vetro, urne di legno, fiocco rosso e sigillo pontificio. Imprimatur necessario per impedire qualsiasi equivoco o manipolazio

E' in arrivo al binario...

Immagine
Storia di una vita in una stazione ferroviaria . L'autore, Giovanni Diano, vero capostazione di Villa San Giovanni . É il momento dell'area dello Stretto. Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Scilla, Cariddi e Messina, sono sotto i riflettori nazionali con studi, progetti e pianificazioni, nel pieno delle tematiche dei trasporti e con la questione, discussa, ridiscussa e discutibile “Ponte sullo Stretto”. Ma sono forti e di grande attualità anche le tematiche e le problematiche legate alle ferrovie con la privatizzazione, il mercato libero, lo smantellamento e l'automatizzazione di alcune stazioni che diventano, sempre di più, meno umanizzate, la soppressione di treni locali e a lunga percorrenza, l'assenza di pulizie e servizi sulle vetture utilizzate nel sud dell'Italia... Tra tante polemiche e negatività legate al mondo dei trasporti su rotaia ecco un lavoro che invece recupera memoria positiva proprio sulla cultura del treno, delle stazioni ferroviarie e dei bi

Umbriatico: in visita alla cattedrale

Immagine
Il ponte è il punto ideale per ammirare, tra le fasce collinari presilane, a nord del Marchesato crotonese, la cresta della fortezza naturale che corrisponde all’ombroso paese identificato dagli storici con l’antica Euria- Eubria,( in riferimento al luogo), Euriaton- Euvriaticon (in riferimento alla provenienza), con le differenze imposte dalla fonetica bizantina. Ad Umbriatico, non capiti per caso. Ci vai per scelta. Per vedere la Cattedrale , esempio singolare, nell’ambito della regione calabrese, di monumento religioso di epoca normanna perfettamente conservato ai nostri giorni. A prima vista, l’impatto è notevole. Davvero è una grossa sorpresa la testata absidale romanica di forma cilindrica, in pietra a vista e malta, nel centro dell’abitato. Per entrare, si attraversa il portale secentesco. La basilica, divisa in tre navate, con arcate ogivali sorrette da colonne , è a croce latina, addossata alla chiesa costruita prima, a sua volta edificata sul tempio pagano del VII o

La necessità di una Università del Sud per la ricerca della piena verità storica post-unitaria

L e pubblicazioni a stampa, vecchie e nuove, sulla conquista del Sud Italia da parte dei Savoia nel 1860 e l’attuale dibattito multimediale in occasione delle celebrazioni dei 150 anni della cosiddetta “Unità d’Italia” possono indurre a ritenere che il Sud abbia assolutamente bisogno di verità storica assieme ad una decisiva spinta per il suo definitivo riscatto socio-economico, politico e morale. Sono ancora in gran parte chiusi gli archivi sui fatti e i misfatti che hanno seguìto la spedizione dei Mille, in particolare pare siano inaccessibili gli archivi militari nonostante siano trascorsi abbondantemente i termini legislativi di segretezza. L’Italia è l’unico paese che appare restìo a fare luce e pace su quegli anni post-unitari, mentre gli Stati Uniti d’America hanno già accertato le responsabilità, pure istituzionali, sul massacro dei nativi pellerossa restituendo loro non soltanto la verità storica ma pure la dignità di popolo e buona parte dei dovuti risarcimenti e riconoscimen

Parte la nuova edizione del premio "Vivarium" di poesia

Immagine
Catanzaro - Al via la terza edizione del Premio “Vivarium - Omaggio a Giovanni Paolo II”, di poesia. Al concorso, promosso dalle Edizioni Ursini e organizzato dall’Associazione “Acca-demia dei Bronzi”, si partecipa inviando da una a quattro poesie inedite, in lingua ita-liana e a tema libero, ciascuna delle quali non dovrà superare i 30 versi. Gli elaborati dovranno essere inviati, con posta ordinaria, in duplice copia con firma ed indirizzo dell’autore, entro il 30 aprile 2011, all’Associazione “Accademia dei Bronzi”, Via Sicilia, 26, Catanzaro. Non è prevista alcuna quota di partecipazione. L’intero regolamento e la cedola di partecipazione possono essere scaricati dal sito: www.ursiniedizioni.it oppure richiesti a mezzo fax (0961.782980), telefono (380.4799720) o via mail all’indirizzo ursiniedizioni@libero.it. La premiazione si terrà entro il mese di agosto in una nota località della provincia di Catanzaro. Le migliori poesie, la cui selezione sarà affidata ad una commissione di d

Gli insediamenti albanofoni

Immagine
Nell'ordinamento Albanese ciò che non ricade nella sfera statale o militare ricade nella sfera religiosa. Il contraltare istituzionale dello Stato non è la società civile bensì la comunità religiosa. In linea di principio lo Stato ha come interlocuzione la comunità e non con gli individui. Il tessuto residenziale dell’agglomerato è articolato in piccole comuni¬tà o quartieri dette, gjitonie vero e proprio mini stato a cui risponde l’intero gruppo. Esse furono inizialmente distinte e organizzate attorno ad un emblema religioso, sia nel periodo fondativo e in seguito in espansione, l'urbanizzazione in questi sistemi è sinonimo di formazione di nuove gjitonie. Gruppi omogenei di contadini o immigrati da altri centri urbani, fondano nuovi quartieri insediandosi in gruppi di poche famiglie accomu¬nate dalla provenienza etnica e all'appartenenza allo stesso corpo sociale e religioso. Vi è spesso la figura di un fondatore, capo carismatico religioso o semplicemente per le suo capa