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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

Le ritualità in bianco e nero della zucca sdentata di color arancio

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Le nuove mode dettate dal mercato tra antiche tradizioni celtiche, tra arcaicità calabrese e tradizione americana Q uesti sono i giorni dell’arancio e i giorni della fine di ottobre si colorano del colore della zucca sdentata presa in prestito dai bisogni dettati dal mercato per creare altri giorni che fruttano soldi con la scusa degli eventi da ritualizzare, anno dopo anno. È facile vedere in questi giorni d’arancio, anche per le strade della nostra Calabria, negozi e negozietti, ipermercati, bar e pasticcerie con le vetrine allestite di tutto punto e stracolme di gadget, giocattoli, oggetti e dolci tutti rigorosamente di colore arancio o anche nero e bianco. Tutti richiami aventi come tematica halloween, la festa americana dello “scherzetto dolcetto”, esportata da alcuni anni dagli Stati Uniti ma che invece pone le sue antiche radici nel mondo e nella civiltà celtica. Proprio in questo periodo di soglia tra ottobre e novembre, alcuni anni fa, vi erano, anche nella nostra regione, tr

Furto di dieci piante per siepi appena piantate al Cimitero di Briatico

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Briatico - In attesa della giornata commemorativa dedicata ai defunti del 2 Novembre e dopo vari reclami rivolti al comune per lo stato d'abbandono in cui versava il cimitero, da giorni si sta provvedendo ad un intensivo intervento di bonifica, un lavoro di riqualificazione e abbellimento con attivazione di servizi, pulizia straordinaria, ripristino d'aree e bitumazione del parcheggio antistante il luogo sacro. Al di là di queste positive notizie bisogna, però, registrare che al Cimitero di Briatico la scorsa notte ignoti hanno perpetrato un gesto inqualificabile. Il furto di tutti gli arbusti per le siepi, piante di Lauroceraso, messe a dimora appena la sera prima dalla ditta di Giuseppe Mazzitelli che, per conto dell'Amministrazione comunale di Briatico, sta effettuando i lavori di manutenzione dell'area cimiteriale con allestimenti floreali, installazione di alcune panchine in legno, abbellimenti del viale d'accesso e del parcheggio antistante. Gli ignoti, seco

Il Maestro del cinema Andrea Frezza aiuto regista di Radiografia di un paese

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I l film documento, a colori e in 35 mm, proprietà dell'archivio filmico di Giuseppe Imineo, si intitola "Radiografia di un paese" e porta la prestigiosa firma del maestro Andrea A. Frezza nella veste di aiuto regista e di autore del commento dell'opera, mentre il regista è Angelo D'Alessandro. Il film, ad osservare bene il taglio delle immagini e delle inquadrature, è una vera e propria opera d'arte satura di modernità se si pensa che è una pellicola del 1961. Girato a Vibo Valentia, Triparni, Vibo Marina e in tutto l'interland vibonese, il film inizia con una breve didascalia, sempre scritta da Frezza: "poco prima di arrivare a Vibo Marina in Calabria il treno proveniente dal Nord entra in una galleria e rallenta…". Una frase, una buia galleria - soglia, per entrare in un mondo solare e per iniziare una storia fatta da parallelismi e un leggero sfiorarsi di storie diverse, tra il lavoro del cementificio della piana di Vibo Marina, il mercato se

I Gigantari di Ella Pugliese al Roma Film Festival

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Ugo Gregoretti: "…la singolare ricostruzione degli antichissimi riti popolari correlati alla leggenda della "gigantesca" coppia primordiale" Nel film di Ella Pugliese c'è anche una scena dove la testata "Calabria Ora" compare in primissimo piano tra le mani dell'artista Reginaldo D'Agostino sdraiato su un divano, poi ci sono un gigante e una gigantessa, tantissima gente e tanti luoghi che vivono in Calabria e raccontano continuamente vita e memoria. Il film di Ella si intitola "I Gigantari" e domenica prossima, 26 ottobre, verrà presentato a Roma, all'interno del Roma Film Festival, nella rassegna "Extra d'essai" che raccoglie la migliore produzione documentaria indipendente degli ultimi due anni. Tra l'altro Ugo Gregoretti, presidente della giuria della 15a rassegna del documentario "Premio Libero Bizzarri", ha voluto premiare il film con una menzione speciale e con la seguente motivazione: "Per l

La grande tela di San Nicola dipinta da Thomas De Florius, un bambino di undici anni

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Briatico - La notizia è freschissima eppure è datata 15 settembre 1892, a firma del giornalista di "L'Avvenire Vibonese" Eugenio Scalfari, avo del giornalista Eugenio Scalfari, già direttore e fondatore de "la Repubblica". La notizia è tratta dal settimanale che si pubblicava a Monteleone, alla fine dell'Ottocento, e riguarda un antico quadro che si trova nella chiesa parrocchiale di Briatico. Si tratta di una grande tela raffigurante San Nicola di Bari che, secondo le ricerche di Scalfari, sarebbe stata dipinta nel 1624 da un… bambino di undici anni. Ma ecco i fatti: un quadro, raffigurante San Giuseppe, venne trasportato nella chiesa di Sant'Ignazio a Monteleone, "che da teatro, in cui era stata trasformata da dopo la fuga de' Gesuiti, fu poi ribattezzata a chiesa di San Giuseppe". Il quadro in questione è firmato "Thomas di Florio 1675". Scalfari viene a sapere, in quegli anni, da un certo Antonio De Rito, che un altro quadr

Convegno sul tema "MUSICHE, CANTI E DANZE POPOLARI: TRA SACRO E PROFANO"

A Torre Ruggiero (CZ) si è svolto il convegno sul tema "Musiche, canti e danze popolari: tra sacro e profano" che ha visto la partecipazione di: CARLO LUCARELLI (Scrittore/giornalista. Conduttore del programma televisivo 'Blu Notte'); ROSARIO CARELLO (Giornalista. Conduttore del programma 'A Sua Immagine' su RAI1); PINO SILVESTRE (Teologo); GIANFRANCO DONADIO (Documentarista/etnografo dell'Università della Calabria); CARLO GRILLO (Autore/musicista dei Calabria Logos); MIMMO MARTINO (Autore/musicista dei Mattanza): SALVATORE GERACE (Ricercatore. Musicista degli Arangara); MARISTELLA MARTELLA (Danzatrice e Direttrice della Scuola Taranta Power); CECILIA CASIELLO (Danzatrice. Progetto Satyria). Su YouTube una fase del convegno!

Il mistero della sagra della castagna che non c’è

Parghelia - Qualche giorno fa, lunedì 29 settembre, Parghelia ha visto una numerosa partecipazione di degustatori appassionati per una delle ultime sagre del 2008, quella della Castagna. Tanta, dicevamo, la gente accorsa in paese ma rimasta a bocca asciutta in quanto, per quella data, non era prevista nessuna sagra della castagna. Il mistero è da ricercarsi nell'effetto copia incolla effettuato da alcuni giornali quotidiani e da una miriade di siti internet che hanno amplificato all'origine l'errore di qualcuno. Basta inserire su google la chiave "Sagra della castagna di Parghelia 29 settembre 2008" per vedersi aprire decine di pagine internet di siti che annunciano l'evento. A dire il vero a più di uno è balenato il dubbio di come si poteva fare una sagra della castagna a Parghelia visto che sul suo territorio non vi sono vasti castagneti. Il secondo dubbio era sulla data, il 29 settembre si trovano ancora poche castagne sul mercato come si può pensare ad un

Ritrovamento archeologico a Vibo Valentia

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A ncora un ritrovamento archeologico a Vibo Valentia, uno dei tanti. Viale Affaccio, ore 14.50 di ieri, la zona antistante l’ex autostello è strapiena di gente che fa capannello attorno ad uno scavo appena aperto da una piccola ruspa. Si stanno eseguendo i lavori di scavo per gli impianti di video sorveglianza che, vista l’area di grande rilevanza storica archeologica, sono strettamente e costantemente seguiti da tecnici della sovrintendenza archeologica. Sotto la buca un’archeologa effettua lo scavo e i rilievi con competenza e velocità. È una tomba di epoca magno greca, numerosi frammenti di embrici di copertura in terracotta, uno scheletro parzialmente conservato, si rileva un femore, una clavicola, il teschio con mandibola e alcuni denti e l’omero di un braccio. Vi è poi, accanto alla testa e vicino a dove si dovevano trovare i piedi, il corredo funerario con vasetti ed altro materiale manufatto in ceramica nera che indica, senza ombra di dubbio, la datazione generica al periodo

Primo raduno di Giganti e tamburi a Sciconi di Briatico

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Briatico - Sciconi di Briatico sembrava proprio essere diventato, all’improvviso, un paese della Spagna. Una sorta di Pamplona o di Barcellona, con decine di giganti processionali che sfilavano per le strade tra tanta gente adulta e una miriade di bambini. Una vera e propria marea umana tra le strette vie principali, tra i vicoli e la piazza del paese. Dieci coppie di grandi, giganteschi simulacri di legno, pezza e cartapesta colorata più un gigante più piccolo costruito per il divertimento di alcuni bambini del luogo che lo accompagnano con due piccoli tamburi. Tutti hanno sfilato assieme sotto lo stesso frenetico ritmo di tamburi, piatti, grancasse e rullanti, davanti alla giuria presieduta dal sindaco di Briatico, Andrea Niglia, affiancato dalla competenza, in fatto d’arte, del maestro Michele Licata, preside della Scuola d’Arte di Vibo Valentia e di altri giurati. Al primo raduno di giganti e tamburi, organizzato dall’A.I.C.S. di Sciconi, hanno voluto partecipare tanti giganti,