A Nicotera Marina l'incontro di Maria col mare
Un rituale antico, arcaico e marinaro, che vede la madonna solcare le strade del borgo, una processione devozionale che evidenzia successivamente e improvvisamente un luogo soglia, un vero e proprio simbolico confine, in cui la madonna viene consegnata alla comunità dei pescatori. Pescatori secolari, scalzi, rudi, prorompenti, che prendono la madonna in consegna al grido collettivo di “viva Maria, viva Maria” e la portano in mare, in acqua e in processione, portata a spalla, per quell’incontro speciale della Vergine Maria con il mare, con il loro mare di sempre.
Quest’anno a Nicotera Marina il tempo è stato veramente inclemente: acqua da tutti i lati, pioggia e mare che s’incontravano, un mare grigio e marrone, in burrasca, minaccioso, e da sopra il cielo una pioggia battente che ha voluto bagnare tutto e tutti. La gente, i fedeli, i pescatori, con la madonna velata da un grande telone, trasparente e svolazzante al vento, hanno voluto effettuare ancora una volta, come vuole l’antica tradizione, il rito processionale. Lo stesso di sempre anche con i tuoni che si confondevano con i botti, con i lampi che si confondevano con i bagliori dei fuochi d’artificio, con l’acqua del mare che si confondeva con l’acqua piovana.
Franco Vallone
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