Un calabrese a Roma: Davide Manca direttore della fotografia di "Et in terra pax"

Davide Manca è uno di quei calabresi di successo che per lavoro si sono dovuti spostare dalla nostra regione fino a Roma, nella Capitale anche del cinema. Nato a Vibo Valentia nel 1982, Davide Manca è oggi, anche se giovanissimo, uno dei grandi direttori della fotografia italiana. Tanti lavori in questi anni firmati come direttore della fotografia per numerosi e importanti progetti cinematografici. Ricordiamo fra tutti il suo recente contributo a "Et in terra pax". Davide, allievo dei mitici Oliviero Toscani e Giuseppe Rotunno, è il primo filmaker della "Sterpaia", il laboratorio creativo nato nel 2005 dallo stesso Oliviero Toscani. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Manca cura la fotografia di due importanti format prodotti da Mtv Italia ed è direttore della fotografia di numerosi videoclip, in pellicola e in digitale alta definizione. Negli anni realizza la fotografia di numerosi spot televisivi, ricordiamo "Young on the move", prodotto in occasione dei 150 anni della Croce Rossa, ma i riconoscimenti maggiori arrivano con i cortometraggi che fanno il giro dei festival di tutta Europa: "La Porta"di Piero Messina al Rotterdam Film Festival e al Venezia circuito Off; "Romeo e Giulietta", sempre di Piero Messina, con la supervisione di Marco Bellocchio al Torino Film Festival; "L'Uomo dei Sogni" di A. Mascia e Alessandro Capitani, vincitore del Rome Indipendent Film Festival e in concorso in Grecia, Polonia, Singapore e Repubblica Ceca; "L'isola di Savino" di G. Del Buono, al Giffoni Film Festival. Attualmente Manca è direttore della fotografia per il documentario "Come prima più di prima mi amerò", diretto da Alessandro Capitani e prodotto da Rai Cinema e R&C , ed è in preparazione dello spettacolo d'opera "Jeanne d'Arc" della coreografa Mia Molinari e del critico S.G. Lacavalla. Tra breve in uscita anche il documentario di Matteo Scarfò, "Anna teresa e le resistenti", dove ha curato la fotografia e la fiction "Alice non lo sa", dove Manca è stato direttore della fotografia della seconda unità. Il suo primo lungometraggio è, come dicevamo, "Et in terra Pax", bel film che ha partecipato al recente Festival del Cinema di Venezia ed è in concorso al Tokyo International Film Festival. Et in terra pax è un film indipendente prodotto a basso budget (solo 40.000 euro) da Gianluca Arcopinto e Simone Isola per Kimera film. Il film che dura 89 minuti è stato girato in soli 17 giorni di ripresa con una troupe per lo più formata da giovani sotto i trent'anni. Gli stessi registi e il direttore della fotografia sono under 30, "il film è stato girato, ci racconta e ci spiega lo stesso Davide Manca, con una telecamera ad alta definizione (4k) Red One, e con una serie di ottiche Zeiss cinematografiche, molto luminose, apertura di diaframma 1.3. Per la varietà di location e diversità di situazioni di luce il film sulla carta si presentava come un progetto arduo, ma l'ottimo clima sul set e la splendida troupe han reso tutto più facile. Tanti esterni notte e piani sequenza hanno permesso al direttore della fotografia di lavorare molto e bene sulle atmosfere, per dare al film una luce il più possibile narrativa, uno strumento ulteriore per emozionare lo spettatore e completare l'immedesimazione con il film. Il tempo a disposizione è stato veramente poco, ma comunque sufficiente per poter realizzare tutte le idee pensate in preparazione, il colore ha un ruolo fondamentale, il giallo acido dei lampioni a basso consumo ha caratterizzato il look della periferia romana e della storia raccontata. Il film è stato girato in gran parte a macchina a mano e con i teleobiettivi per restituire un'impressione di realtà più cruda. Gran merito anche al Colorist del film Paolo Verrucci della De Luxe con il quale c'è stata una grande intesa che ha permesso di perfezionare molte scene del film". Davide Manca è ormai riconoscibile nei vari film per la "sua" luce dove unisce la lezione della cinematografia classica con una personalissima esuberanza tipica della fotografia pubblicitaria.
Franco Vallone

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