E' in arrivo al binario...
Storia di una vita in una stazione ferroviaria. L'autore, Giovanni Diano, vero capostazione di Villa San Giovanni.
É il momento dell'area dello Stretto. Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Scilla, Cariddi e Messina, sono sotto i riflettori nazionali con studi, progetti e pianificazioni, nel pieno delle tematiche dei trasporti e con la questione, discussa, ridiscussa e discutibile “Ponte sullo Stretto”. Ma sono forti e di grande attualità anche le tematiche e le problematiche legate alle ferrovie con la privatizzazione, il mercato libero, lo smantellamento e l'automatizzazione di alcune stazioni che diventano, sempre di più, meno umanizzate, la soppressione di treni locali e a lunga percorrenza, l'assenza di pulizie e servizi sulle vetture utilizzate nel sud dell'Italia... Tra tante polemiche e negatività legate al mondo dei trasporti su rotaia ecco un lavoro che invece recupera memoria positiva proprio sulla cultura del treno, delle stazioni ferroviarie e dei binari. É uno scritto, un libro di un capostazione che ha vissuto gli anni più belli delle ferrovie proprio a Villa San Giovanni. Un lavoro soglia, scritto al margine della regione italiana più a Sud, più estrema, tra Calabria e Sicilia, dove il mare divide brevemente due terre così vicine e così lontane. Giovanni Diano con il suo "E' arrivato al binario… - storia di una vita in una stazione ferroviaria" racconta di un tempo che non c'è più, ma lo fa senza retorica, con un pizzico di nostalgia e con tanto romanticismo. L'autore scrive e descrive con l'anima ed è, prima di essere scrittore narratore, poeta maturo. Diano nel volume è realisticamente il “capo stazione” ma anche “il viaggiatore” in una realtà lontana che oggi ci appare come uno spaccato neorealistico in bianco e nero ma colorato con i colori dello Stretto, del mare, di Messina, della Fata Morgana e dell'Etna sullo sfondo, delle palme di Villa San Giovanni, accanto. Il testo, tradotto in immagini, si avvicina alle opere xilografiche di Enotrio che amava raccontare, con la pittura e la fotografia, di binari e assolati caselli ferroviari, di stazioni e treni merci perennemente fermi sui binari morti, di segnaletica ferroviaria inondata dalla forte luce tipica della solarità meridionale. L'autore, per anni vero capo stazione di Villa San Giovanni, racconta con semplicità infarcendo gli scritti di terminologia tecnica ma senza farlo pesare al lettore, con modestia guida in un lungo itinerario nell'universo ferroviario. Diano, capo stazione come Arnaldo Meloni, Giuseppe Busà, De Luca, Tommaso Calemme, Ilario Palmieri... come tutta quella antica generazione di “capi stazione” che non erano fredda sintesi vocale di apparecchiature elettroniche ma uomini, autorità dei binari con paletta e fischietto, con scambi manuali e con le stazioni vive, dove si svolgeva un servizio a dimensione d'uomo. Giovanni Diano in “E' in arrivo al binario...” illustra, con virtuali scenografie, quei luoghi di lavoro con minuziose elaborazioni di scrittura e al lettore fa “vedere” fotogrammi fissi e immagini in movimento. Racconta di cose belle e cose tristi, fatti e accadimenti reali, memorie e dimenticanze che vengono tramandate con addosso e dentro gli originali personaggi del tempo inseriti in luoghi realmente esistenti. Le descrizioni di Diano, a questo punto, hanno il valore di un vero e proprio docufilm tanto sono descrittive e realistiche le parole. Ci sembra quasi di aver a che fare, in alcuni passaggi del volume, con un antico viaggiatore straniero, sceso in Calabria per appuntare, per descrivere, per illustrare e per testimoniare quanto visto e scoperto. Poi, alla fine, il racconto si chiude e, per un attimo, il narratore esce fuori dalla figura di capo stazione, si siede nella sala d'attesa di Villa San Giovanni, come un viaggiatore qualsiasi in attesa del treno (Diano ha voluto realmente chiudere il volume nella sala d'attesa di Villa San Giovanni - N.d.A.). La voce dell'altoparlante lo riporta alla realtà: E' in arrivo al binario quattro treno espresso 9570, proveniente da Reggio Calabria per Firenze – Bologna – Milano... il viaggio continua ma, per adesso, non cercate questo volume, stampato per le edizioni "Club del lettore" di Villa San Giovanni, in libreria o in edicola... è già esaurito. Non possiamo che suggerire ad autore ed editore una ristampa, il tema è interessante e la scrittura davvero speciale.
É il momento dell'area dello Stretto. Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Scilla, Cariddi e Messina, sono sotto i riflettori nazionali con studi, progetti e pianificazioni, nel pieno delle tematiche dei trasporti e con la questione, discussa, ridiscussa e discutibile “Ponte sullo Stretto”. Ma sono forti e di grande attualità anche le tematiche e le problematiche legate alle ferrovie con la privatizzazione, il mercato libero, lo smantellamento e l'automatizzazione di alcune stazioni che diventano, sempre di più, meno umanizzate, la soppressione di treni locali e a lunga percorrenza, l'assenza di pulizie e servizi sulle vetture utilizzate nel sud dell'Italia... Tra tante polemiche e negatività legate al mondo dei trasporti su rotaia ecco un lavoro che invece recupera memoria positiva proprio sulla cultura del treno, delle stazioni ferroviarie e dei binari. É uno scritto, un libro di un capostazione che ha vissuto gli anni più belli delle ferrovie proprio a Villa San Giovanni. Un lavoro soglia, scritto al margine della regione italiana più a Sud, più estrema, tra Calabria e Sicilia, dove il mare divide brevemente due terre così vicine e così lontane. Giovanni Diano con il suo "E' arrivato al binario… - storia di una vita in una stazione ferroviaria" racconta di un tempo che non c'è più, ma lo fa senza retorica, con un pizzico di nostalgia e con tanto romanticismo. L'autore scrive e descrive con l'anima ed è, prima di essere scrittore narratore, poeta maturo. Diano nel volume è realisticamente il “capo stazione” ma anche “il viaggiatore” in una realtà lontana che oggi ci appare come uno spaccato neorealistico in bianco e nero ma colorato con i colori dello Stretto, del mare, di Messina, della Fata Morgana e dell'Etna sullo sfondo, delle palme di Villa San Giovanni, accanto. Il testo, tradotto in immagini, si avvicina alle opere xilografiche di Enotrio che amava raccontare, con la pittura e la fotografia, di binari e assolati caselli ferroviari, di stazioni e treni merci perennemente fermi sui binari morti, di segnaletica ferroviaria inondata dalla forte luce tipica della solarità meridionale. L'autore, per anni vero capo stazione di Villa San Giovanni, racconta con semplicità infarcendo gli scritti di terminologia tecnica ma senza farlo pesare al lettore, con modestia guida in un lungo itinerario nell'universo ferroviario. Diano, capo stazione come Arnaldo Meloni, Giuseppe Busà, De Luca, Tommaso Calemme, Ilario Palmieri... come tutta quella antica generazione di “capi stazione” che non erano fredda sintesi vocale di apparecchiature elettroniche ma uomini, autorità dei binari con paletta e fischietto, con scambi manuali e con le stazioni vive, dove si svolgeva un servizio a dimensione d'uomo. Giovanni Diano in “E' in arrivo al binario...” illustra, con virtuali scenografie, quei luoghi di lavoro con minuziose elaborazioni di scrittura e al lettore fa “vedere” fotogrammi fissi e immagini in movimento. Racconta di cose belle e cose tristi, fatti e accadimenti reali, memorie e dimenticanze che vengono tramandate con addosso e dentro gli originali personaggi del tempo inseriti in luoghi realmente esistenti. Le descrizioni di Diano, a questo punto, hanno il valore di un vero e proprio docufilm tanto sono descrittive e realistiche le parole. Ci sembra quasi di aver a che fare, in alcuni passaggi del volume, con un antico viaggiatore straniero, sceso in Calabria per appuntare, per descrivere, per illustrare e per testimoniare quanto visto e scoperto. Poi, alla fine, il racconto si chiude e, per un attimo, il narratore esce fuori dalla figura di capo stazione, si siede nella sala d'attesa di Villa San Giovanni, come un viaggiatore qualsiasi in attesa del treno (Diano ha voluto realmente chiudere il volume nella sala d'attesa di Villa San Giovanni - N.d.A.). La voce dell'altoparlante lo riporta alla realtà: E' in arrivo al binario quattro treno espresso 9570, proveniente da Reggio Calabria per Firenze – Bologna – Milano... il viaggio continua ma, per adesso, non cercate questo volume, stampato per le edizioni "Club del lettore" di Villa San Giovanni, in libreria o in edicola... è già esaurito. Non possiamo che suggerire ad autore ed editore una ristampa, il tema è interessante e la scrittura davvero speciale.
Franco Vallone
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