Straripano le fiumare, ingenti danni alla Marina di Briatico

La storia, questo tipo di storia, nel vibonese ormai si ripete troppo spesso. Ancora una volta la Marina di Briatico viene completamente sconvolta dalla furia distruttiva dell'acqua delle fiumare, ancora un'emergenza maltempo per il paese rivierasco della Costa degli dei. A causa della forte pioggia le due fiumare di Briatico, Murria e Spataro, si sono improvvisamente ingrossate e sono straripate in più punti creando pericolosi allagamenti. In particolare ingenti sono stati i danni registrati presso il borgo marinaro della Rocchetta dove alcune imbarcazioni sono state trascinate in mare dalla furia dell'acqua. Completamente isolata, per alcune ore, tutta la zona della marina compresa tra le due fiumare, dove tra l'altro vi sono alcuni ristoranti, lidi e numerosi chioschi. Molti i disagi registrati da chi si trovava nella zona e dai numerosi pescatori della marina della Rocchetta che hanno cercato, sotto una pioggia battente, di mettere in sicurezza le loro imbarcazioni letteralmente in preda della furia delle acque. Avanzando faticosamente nel fango e con la melma fino alle ginocchia, i pescatori hanno cercato di costruire anche una improvvisata barriera protettiva utilizzando numerosi sacchetti di sabbia. Ad intervenire sul posto il sindaco del paese, Franco Prestia, e numerosi altri amministratori locali, gli uomini della Protezione Civile Regionale e Provinciale di Vibo Valentia, allertati direttamente dalla sede operativa di Germaneto, due squadre di Vigili del fuoco, Carabinieri e i Vigili Urbani di Briatico.

Una grossa ruspa, coordinata nei movimenti dagli uomini della protezione civile, ha cercato di risolvere i primi incombenti problemi rimuovendo numerosi detriti che ostruivano il piccolo ponte sulla fiumara Murria, proprio nei pressi della foce. I detriti, la terra, la sabbia e il fango ha creato in mare un inedito istmo, una stretta lingua di terra lunga più di cento metri. Per come riferito da uno degli anziani pescatori della marina “a memoria d'uomo non si era mai visto niente di simile”. Scene veramente apocalittiche si sono presentate agli occhi dei numerosi cittadini accorsi alla Rocchetta, quando l'acqua, ritirandosi, ha lasciato più di trenta centimetri di fango ed una massa veramente enorme di detriti di ogni genere, tronchi, pietre ed anche numerose carcasse di elettrodomestici.
Franco Vallone

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